Famiglia, relazioni affettive  -  Redazione P&D  -  23/04/2023

Chi è G.P.S., lo "sciamano" fermato dalla polizia per l'aggressione alla psichiatra di Pisa

L’uomo fermato dalla squadra mobile di Pisa per aver ridotto in fin di vita la dottoressa Barbara Capovani, 55 anni, è un suo ex paziente psichiatrico. Si chiama GPS ha 35 anni e vive a Torre del Lago (Lucca). Era stato in cura al «Sdpc - Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura» del Santa Chiara, l’ospedale psichiatrico di Pisa dove lavorava la dottoressa e sui social aveva attaccato spesso la sua futura vittima e in genere tutti i medici della salute mentale.

SI DEFINISCE UNO SCIAMANO

«Sono uno sciamano, mediatore fra invisibile e visibile, collego le dimensioni», questa era la sua presentazione. «Molti psichiatri in Italia sono coinvolti in riti satanici dove uccidono i minori, fra cui Barbara Capovani» scriveva lo scorso luglio. Puntava il dito contro psichiatri toscani, accusandoli di gestire un «traffico di organi e ormoni rapendo bambini e uccidendoli - diceva nel 2021 - dal sangue ricava un ormone che serve per prolungare la vita usato anche da Elisabetta di Inghilterra». 

IL PRECEDENTE: SPRAY URTICANTE CONTRO UNA GUARDIA DEL TRIBUNALE

L’uomo non è nuovo alle forze dell’ordine. Il 2 febbraio 2022 ha sputato e usato dello spray urticante contro una guardia del Tribunale di Lucca dove era stato convocato per un processo per interruzione di pubblico servizio.

UNA BALESTRA SOTTO AL LETTO

Al momento del fermo, intorno alle 4 di stanotte, S ha aggredito gli agenti con lo spray al peperoncino: sotto al letto è stata trovata una balestra.

COMPORTAMENTI MOLESTI E LETTERE FARNETICANTI

Seung avrebbe inviato a nome dell'Associazione difesa utente psichiatrico (Adup), di cui si proclamava referente, numerose lettere a prefetture, questure, comuni e ministeri, spesso con un tono definito farneticante, per denunciare anche presunti complotti. L'uomo ha accumulato anche diversi fogli di via dalle provincia di Lucca, di Prato e di recente anche di Pisa per comportamenti molesti.

I POST DELIRANTI SUI SOCIAL

Sul proprio profilo Facebook, l’uomo denuncia un «chip esplosivo impiantato negli agenti segreti». Segnala traffici di stupefacenti del tutto ipotetici e mette nero su bianco che l’ex premier Mario Draghi è tra i protettori di Matteo Messina Denaro. Nelle sue denunce a tutte le forze di polizia scrive di essere a conoscenza di «un vertice segreto a Camp Derby per un traffico di armi gestito dalla regina Elisabetta». 

I “BAMBINI MANGIATI” DAGLI PSICHIATRI

L’uomo scriveva di «bambini mangiati» dagli psichiatri e ricollegava la sparizione di Denise Pipitone ai dottori della salute mentale. Su Matteo Messina Denaro non aveva dubbi: aveva la protezione delle più alte cariche dello Stato. E poi ancora: «Le staminali sono vendute da: Putin, Zelensky, Barabara Capovani, psichiatri Ucraini».




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