Amministrazione di sostegno  -  Redazione P&D  -  26/02/2024

Ancora No all'interdizione - P.C.

Nella bozza di disegno di legge approvato il 5 dicembre 2023 dal Governo in tema di semplificazione normativa, dovrebbe esservi una disposizione che riguarda il tema delle persone fragili

L'art. 9 del testo prevede infatti la delega al Governo all'adozione, entro il 31 marzo 2025, di uno o più decreti legislativi per il "riordino e semplificazione degli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, nell’ottica del loro superamento in favore dell’amministrazione di sostegno, e semplificazione degli oneri gravanti sui rappresentanti delle persone interessate dai predetti istituti che ne siano al contempo caregiver familiare, secondo la definizione di cui all’art. 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205".

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Aggiungasi  che, durante la seduta dello scorso mercoledì 21 febbraio, il Ministro della giustizia, Dott. Nordio, rispondendo a una interrogazione dell’on. Romano proprio in tema di amministratore di sostegno, ha affermato quanto segue:

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‘’In effetti, io stesso ho avuto una lunga esperienza come pubblico ministero che partecipava a questi colloqui tra il giudice e l'interdicendo, ai quali il giudice poi rispondeva con la nomina di un amministratore di sostegno e non, come accadeva una volta, con quella di un tutore. L'amministratore di sostegno ha un regime giuridico che si colloca su un piano di tutela intermedia ed è nominato dall'autorità giudiziaria. Quindi, naturalmente il Governo e il Ministro della Giustizia su questo non hanno alcuna possibilità di intervenire.

Tutto dipende molto dalla sensibilità, dalla professionalità e dalla capacità del magistrato che è incaricato di questa delicatissima funzione. Molte volte, l'amministratore di sostegno viene surrogato al tutore per ragioni, vorrei dire, quasi umanitarie, nel senso che il provvedimento di interdizione suona così pesante, suona così doloroso che il giudice preferisce questa soluzione intermedia, nominando appunto un amministratore di sostegno che elabori, come si dice, un progetto per l'aiuto di questa persona che si trova in gravissimi disagi psicofisici. Funziona o non funziona? Come tutte le cose umane, soprattutto, come tutte le cose che sono affidate alla sensibilità delle persone, come sapete, è meglio - diceva Platone - avere una legge sbagliata e un giudice intelligente, piuttosto che il contrario. Può darsi che siano avvenute e, in effetti, sono avvenute alcune discrasie in questa applicazione. Allora, qual è la risposta? La risposta è che occorre studiare ancora più a fondo questo problema. A questo proposito posso dirle che, in data 27 novembre 2023, abbiamo istituito un tavolo nazionale sui diritti delle persone fragili, presso l'ufficio di gabinetto del Ministero della Giustizia, finalizzato proprio all'elaborazione di una proposta di modifica normativa all'esito della ricognizione e del monitoraggio dello stato di attuazione della legislazione vigente nella materia dell'interdizione, dell'inabilitazione e, quindi, di conseguenza, dello stesso amministratore di sostegno’’.

 

 




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