Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  25/04/2023

Prato, aggredita e sfregiata sotto casa: arrestati due picchiatori, il mandante è l'ex fidanzato

Il caso lo scorso 20 febbraio. La vittima, Martina Mucci, 28 anni, fu picchiata selvaggiamente e sfregiata in volto da due uomini incappucciati. Secondo le accuse i due agirono su richiesta dell'ex fidanzato in cambio di poche centinaia di euro

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Il pestaggio subito la notte dello scorso 20 febbraio a Prato da Martina Mucci, 28 anni, aggredita sotto casa e sfregiata al volto con un rasoio da due uomini incappucciati, non fu l'epilogo di una rapina finita male. Ma il risultato di un piano diabolico architettato dall'ex fidanzato, che avrebbe assoldato due picchiatori come vendetta per la fine della relazione. Queste le prime conclusioni delle indagini della procura e della squadra mobile di Prato, che lunedì mattina hanno portato all'arresto di tre persone; oltre all'ex fidanzato, Emiliano Laurini, un buttafuori di 41 anni considerato il mandante dell'agguato, anche due italiani di 19 e 21 ann (residenti a Scandicci), uno accusato di aver fatto da intermediario e l'altro di essere autore materiale della spedizione punitiva. Ancora ricercato il secondo aggressore.

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Secondo quanto emerso, i picchiatori sarebbero stati assoldati per poche centinaia di euro. Entrambi non sarebbero nuovi ad azioni violente, tanto che la procura parla di "contesto delinquenziale inquietante". Lo stesso arrestato avrebbe manifestato una forte inclinazione "alla violenza e alla gelosia patologica" (così si esprime il gip nella misura cautelare); non "solo" con Martina, ma anche con l'attuale fidanzata, finita in ospedale lo scorso 16 aprile per la frattura scomposta di due costole.

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Di certo il caso ha profondamente scosso la città toscana, proprio per il modo in cui gli aggressori avevano infierito su una ragazza nel cuore dei suoi anni, sfregiandola su un sopracciglio come per lasciarle un marchio. "Avevano un passamontagna, mi hanno spinta a terra, tirato pugni e manate alla testa - aveva raccontato Martina, mostrando in video i segni del pestaggio - Poi ho sentito una lama sul volto. Stavano cercando di ferirmi e tagliarmi capelli, mi hanno tirato un pugno sulla bocca e spaccato i denti".

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Gli investigatori della squadra mobile di Prato - diretta da Alessandro Gallo - hanno iniziato subito a scavare nelle frequentazioni della ragazza, e grazie all'analisi del traffico telefonico e ad altri accertamenti sono approdati proprio al nome dell'ex compagno. Altri particolari sono arrivati con le intercettazioni, e in particolare dalle parole captate da una cimice piazzata nell'auto di Laurini. "Ieri sera l'ho scassata per bene - diceva l'uomo, parlando da solo appena salito in auto - ho dato il massimo... oddio il massimo no, però ho dato abbastanza, capelli strappati unghie. Mi verrebbe voglia di spaccare i denti anche a lei". Per lui e per gli altri indagati i reati contestati sono quelli lesioni gravi, sfregio permanente del volto e rapina (durante l'aggressione era stata portata via la borsa della giovane) in concorso.

 




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