Abstract.
L'ultimo breve scritto è in forma di "incipit".
Nel leggere, infatti, le prime righe non si viene a conoscenza di tutto il romanzo (che non c'è), ma si creano dei percorsi mentali che permettono di orientarsi in una lettura alternativa. Noir, emozionale, ideologica e retorica. L'articoletto esprime influenza nella misura nella quale si renda riconoscibile tra le masse di parole espresse. Ed è questo, forse, il mio intento. Renderlo riconoscibile, sebbene minimizzato, ad un pubblico complice. Che intenda condividere tale complicità all'interno delle proprie mure. Ed all'esterno dei propri confini mentali.
La donna che visse due vite.
Identità fasulle ed alienazione.
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Vivo in un condominio antico.
Dove la dimensione comune si amplifica al punto da oltrepassare le pareti degli appartamenti.
L’acqua piovana scorre sulle pareti malandate. Come le parole nei pensieri di noi altri.
Le menti reagiscono, come possono, agli andamenti meteorologici.
Quando piove il lavoro si sospende.
Quando non piove si accelera il ritmo.
E’ un lavoro meteoropatico.
Se non fosse per la presenza di A.D. quegli spazi non avrebbero intimità.
Ella si rinchiude nel suo minuto guscio dorato.
Minuta anche lei, lava, stira, cucina, alleva e denigra.
La vita scorre, come quell’acqua sulle pareti intrise.
La sua identità non è mai stata messa in dubbio.
E’ la donna di un condomino.
Un uomo operoso. Un uomo rispettato da tutti.
La sua identità coincide con quella della donna dell’uomo operoso e rispettato.
E nessun pensiero estraneo può intaccare quelle identità. Come quelle mura.
A.D. è sposata. Felicemente.
Canta. Ascolta la musica.
Sente le rondini svolazzare nelle caditoie dell’edificio.
Lavora in quel guscio dorato.
E nulla lascerebbe intendere che la sua esistenza sfugga dalle realtà dei fatti.
Come è possibile evincere dal certificato di matrimonio la sig.ra “donna due volti” è coniugata con il sig. “uomo operoso e rispettato”.
Negli altri certificati di residenza e dello stato di famiglia non compare.
Ella non risulta essere parte né del nucleo famigliare, né risiede presso l’unica abitazione coniugale.
È la donna dei due volti e delle doppie esistenze.
Il coniuge sig. “uomo operoso e rispettato” è un malavitoso, temo!
Temo che ella abbia agito.
Agito dolosamente.
Persegue un disegno associativo di rilievo criminale.
Il quartiere dell’”operoso e rispettato” è noto solo per la cronaca noir.
Il noir è un genere diffuso. Che si diffonde tristemente, oltre i suoi confini.
Il noir è di moda in quella porzione della città.
Il noir è un fermento culturale.
Il noir è un genere per il flusso turistico.
Il noir apporta enormi benefici.
Il noir ha resistito alle contaminazioni culturali.
Il noir vive delle variazioni urbanistiche, al di là delle proprie mura.
Il noir è preferito dagli abitanti.
Sino a pochi passi addietro vi furono dei progetti.
Ora resta il noir della sig.ra che visse due volte.