Lunedì aveva lanciato un appello tramite l'associazione Luca Coscioni: "Aiutatemi a morire in Italia". Lo hanno accompagnato due attiviste, che domani si autodenunceranno ai carabinieri di Firenze
Tre giorni fa aveva lanciato un appello chiedendo di essere aiutato a morire. Oggi Massimiliano, detto "Mib", il 44enne toscano da 6 anni malato da sclerosi multipla, è morto col suicidio assistito in una clinica in Svizzera. "Mib" lunedì aveva lanciato un appello per "essere aiutato a morire a casa mia", in Italia.
Amaro il suo ultimo videomessaggio, prima di morire: "Sono quasi completamente paralizzato e faccio fatica anche a parlare. Da un paio di anni siccome non ce la faccio più" ho iniziato "a documentarmi su internet su metodi di suicidio indolore", e "finalmente ho raggiunto il mio sogno. Peccato che non l'ho raggiunto in Italia, ma mi tocca andare all'estero": "Perché non posso farlo qui in Italia? A casa mia, anche in un ospedale, con i parenti, gli amici vicino". "No, devo andarmene in Svizzera. Non mi sembra una cosa logica questa": "Sono costretto ad andarmene via, per andarmene via".