Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  24/05/2023

Monza, zio molesta la nipote di 11 anni durante un pigiama party tra cugine

ARRESTATO PER VIOLENZA SESSUALE

---

I fatti «ripetuti nel tempo». L'uomo, 50 anni, avrebbe palpeggiato la minore che ha raccontato delle attenzioni morbose ai propri genitori. Il gip: «Attrazione irrefrenabile verso soggetti immaturi»

----

A raccontare ai genitori quello che le aveva fatto lo zio è stata la bambina, di soli 11 anni. La serata a casa della cuginetta, in quello che avrebbe dovuto essere un innocente pigiama party tra bimbe. E invece la piccola sarebbe stata oggetto di attenzioni morbose da parte dello zio 50enne, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip, al termine delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Monza.

I fatti risalgono allo scorso anno, a Monza, e, secondo quanto riportano le carte dell’inchiesta, sarebbero stati «ripetuti nel tempo». Secondo le accuse, l’uomo avrebbe approfittato della presenza in casa della nipote (figlia della sorella di sua moglie), che quella sera avrebbe dormito con la figlia, per abusare della bambina. La piccola sarebbe stata palpeggiata dallo zio e, secondo quanto emerso, non sarebbe stata neanche l’unica volta. I genitori della vittima, una volta raccolte la confidenze della piccola, si sono presentati in caserma per presentare denuncia. Le indagini si sono svolte attraverso l’audizione in forma protetta della vittima stessa e di vari testimoni, a cominciare proprio dalla cuginetta. Secondo quanto emerso, l’uomo potrebbe aver fatto sparire il telefonino di sua figlia, per cancellare la presenza di eventuali scambi di messaggi tra cugine che avrebbero potuto comprometterlo. Da questa circostanza, il tribunale ha ritenuto fondato il pericolo di inquinamento probatorio, a fondamento della misura cautelare.

Il magistrato, nella sua ordinanza, ha sottolineato, a proposito delle condotte dell’indagato, la sua «attrazione irrefrenabile verso soggetti immaturi la cui capacità di resistenza ad offerte sessuali insidiose è assai debole». Il 50enne, inoltre, avrebbe esercitato pressioni sui familiari al fine di ritrattare le dichiarazioni rese, attraverso minacce (anche di morte) o facendo leva sui sensi di colpa nei confronti della figlia stessa. Dopo il fatto, l’arrestato era stato allontanato da casa. I carabinieri di Monza lo hanno rintracciato infatti a Cusano Milanino, suo comune d’origine.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film


Articoli correlati