Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  08/07/2023

L'angelo della morte di Charles Manson vede la libertà

 IL GOVERNATORE DELLA CALIFORNIA NON SI OPPORRÀ ALLA SCARCERAZIONE DI LESLIE VAN HOUTEN

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Oggi 73enne, aveva 19 anni quando nel ‘69 partecipò all’assassinio dei coniugi LaBianca. Non c’era invece la notte dell’eccidio di Cielo Drive, quando la setta sterminò Sharon Tate e i suoi ospiti

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C’era una volta a Hollywood, e ci sarà presto a Los Angeles. Leslie Van Houten, l’angelo della morte che aveva seguito Charles Manson nel suo culto di sesso e omicidi satanici, è a un passo dal lasciare il carcere dopo cinquantatré anni. Il governatore della California, Gavin Newsom, ha annunciato che non si opporrà più alla sua scarcerazione.

La donna ha 73 anni, capelli bianchi lunghi, occhiali, e in tutto questo tempo ha rappresentato l’immagine del Male che avvelenò e terrorizzò Hollywood negli anni 60, un capitolo sadico rievocato nel 2019 dal film C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Ne aveva 19 Leslie Van Houten quando, su ordine di Manson, il capo della setta di cui lei faceva parte, le disse di uccidere a coltellate Leno e Rosemary LaBianca, nella loro casa californiana a Los Feliz, nell’agosto del ’69.

Quello era il tempo in cui Van Houten si sentiva invincibile. Era la ragazza dai molti nomi: Louella Alexandria, Leslie Marie Sankston, Linda Sue Owen o semplicemente Lulu. Dall’età di 15 anni si faceva di Lsd. Quello dei LaBianca fu la seconda strage in meno di ventiquattr’ore tra le colline felici di Los Angeles. Leno e sua moglie Rosemary gestivano un supermercato, quando vennero sequestrati e massacrati. La ragazza affondò il coltello come le aveva chiesto Manson, il sacro capo della Famiglia, un’accolita di folli criminali che aveva deciso di lasciarsi dietro una lunga scia di sangue. A luglio avevano ucciso un’insegnante di musica, poi avrebbero massacrato un uomo, Donald Shea, colpevole di aver sposato una donna nera.

Il giorno prima del massacro dei LaBianca, gli adepti di Manson avevano compiuto quello che passerà alla storia come l’eccidio di Cielo Drive. Era la notte tra l’8 e il 9 agosto del ’69. Quattro membri della Famiglia entrarono nella casa al numero 10050 di Cielo Drive, Los Angeles, dove c’era stata una festa organizzata dalla giovane attrice Sharon Tate, 26 anni, da poco sposata con il regista Roman Polanski. Armati di revolver calibro 22, coltelli da cucina e una corda di nylon, gli adepti uccisero l’attrice, incinta di otto mesi e mezzo, insieme a tre amici e a un ragazzo di 18 anni che stava lasciando l’abitazione del custode. Polanski era a Londra.

Gli omicidi furono commessi da tre membri della setta, ma non da Van Houten, che invece sarebbe entrata in azione il giorno dopo. Uno dei tre, Tex Watson, 23 anni, si era infilato in salotto e dopo aver sussurrato nell’orecchio a uno degli ospiti, che si era addormentato, aveva preso a calci un altro, che si era svegliato di soprassalto. Quando l’amico dell’attrice gli chiese spaventato chi fosse, Watson aveva risposto: “Sono il diavolo e sono qui per compiere il lavoro del diavolo”. 

Il massacro aveva suscitato un tale clamore che lo stesso Manson aveva deciso di partecipare, il giorno dopo, a un’altra strage. Nelle prime ore del mattino del 10 agosto, Manson e i membri della Family erano entrati nella casa dei LaBianca. Leno, addormentato sul divano, era stato svegliato. Davanti si era ritrovata puntata la canna di una pistola. Manson e Watson lo avevano rassicurato, dicendo che volevano solo rapinarlo. Dopo avergli legato le mani, gli avevano chiesto se ci fosse qualcuno in casa. Leno gli aveva risposto che la moglie stava dormendo in camera.

Andarono a prenderla. Dopo aver preso i soldi che erano nell’abitazione, Manson ordinò a Watson di riportare la donna in camera da letto. Qui le venne messa una federa sulla testa. Watson accoltellò Leno, poi scatenò la sua furia sulla moglie, assieme a Van Houten e a un’altra ragazza, Patricia Krenwinkel. In tutto, accoltellarono la donna quarantuno volte. Sulla pancia del marito incisero la parola “War”, guerra.

 

Dopo il massacro, i membri della Family si fermarono a mangiare in casa, prendendo quello che c’era in frigorifero. Poi si fecero la doccia, uscirono e tornarono a casa in autostop. Arrestati poco dopo, vennero tutti condannati a morte, ma la pena capitale venne abolita l’anno dopo, nel ’72. Watson, che ha 77 anni, sta scontando l’ergastolo, così come Krenwinkel, 75. Manson, arrestato due mesi dopo, è morto nel 2017 in carcere. Aveva 83 anni.

 




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