Diritto commerciale  -  Redazione P&D  -  30/08/2021

Fallimento, fallibilità, e sue soglie (i ricavi ...) - Cass. 26 ago. 2021, 23484 - R.R.

Pres. Cristiano, Rel. Caradonna. Sezione prima.
Le soglie di fallibilità (art. 1, L. f.), si sa, sono state introdotte al fine di impedire l'apertura di procedure antieconomiche. Verosimilmente antieconomiche.
Lettera b (art. 1, co. 2): non può fallire chi non abbia realizzato, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento, in qualunque modo risulti, ricavi lordi per un ammontare complessivo, annuo, non superiore ad euro duecentomila.
Contabilità e bilancio. Principi/regole. Effettiva realtà dimensionale dell'impresa.
Ricavi lordi: sono quelli "ordinari", conseguiti nella gestione appunto ordinaria ("ricavi delle vendite e prestazioni" d'esercizio: A1).
Ricavi accessori: gli "altri" c. d., appunto, accessori (royalties, canoni, dividendi, et similia: A5). Si tratti beninteso di "altri ricavi", va be' accessori, non tuttavia "una tantum".
La somma di questi tutti (A1 e A5) misura, può mas o meno misurare, la dimensione, l'effettiva consistenza, economica e finanziaria, dell'impresa....
Lo switch, il "giro", da patrimonio (fondo rischio) a conto (libero, circolante), della tal posta, anzi (temuta la tal sopravvenienza passiva) immobilizzata, non "cuba" ai fini di cui all'art. 1, lett. b seg.te.
Parola di Cassazione.


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