Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  28/04/2023

Donna violentata nella stazione centrale di Milano mentre va a prendere il treno: fermato un uomo

La violenza giovedì nelle prime ore del mattino: la 36enne malmenata accanto a un ascensore. A dare l'allarme un altro passeggero che non ha ignorato la scena

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Mezz'ora in balia del suo aggressore. Abbracciata, palpeggiata, presa a schiaffi e costretta a subire le sue effusioni e il tentativo di consumare un rapporto sessuale completo. Trentasei anni la vittima, una ragazza franco-marocchina che all'alba di giovedì mattina era di passaggio in Stazione Centrale per prendere un treno per Parigi. Ventisette anni il violentatore, rintracciato dagli agenti della Polfer in piazza Duca d'Aosta e fermato dal pubblico ministero di turno Alessia Menegazzo, componente del quinto dipartimento a tutela delle fasce deboli.

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A dare l'allarme è stato l'unico viaggiatore, tra i tanti che hanno assistito alla scena, che non si è voltato dall'altra parte e ha avvertito un vigilante, il quale ha sua volta ha riferito ai poliziotti guidati dal dirigente Osvaldo Rocchi. La vittima era ancora rannicchiata a terra lungo un corridoio della stazione, accanto a un ascensore. Scossa, è riuscita a pronunciare poche parole in francese, senza entrare nei dettagli di quanto successo. Ma quando hanno recuperato le immagini delle telecamere a circuito chiuso, la sequenza si è mostrata nitida agli investigatori.

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Le immagini, infatti, documentano il primo approccio intorno alle 5.40, le resistenze della donna che subisce anche un paio di ceffoni mentre il suo aggressore tenta di toccarla nelle parti intime. A un certo momento si vede la vittima rannicchiarsi a terra, piangente, mentre l'uomo si avvicina e alcuni passanti procedono verso le banchine, senza fermarsi. Poi ancora l'aggressore che si abbassa i pantaloni e la vittima che lo respinge. Finché non viene dato l'allarme è il violentatore si allontana, lasciando la donna a terra. La vittima ha pure cercato di suonare l'allarme che si trova all'interno della cabina dell'ascensore.

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Le ricerche da parte degli agenti della Polfer sono durate pochi minuti. L'aggressore è stato riconosciuto mentre bivaccava nelle aiuole della cosiddetta "mezzaluna", un giardinetto tra la stazione e la dirimpettaia via Vittor Pisani. Non aveva documenti con sé e la sua identificazione è stata difficoltosa. Irregolare, mai censito in Italia, l'uomo non ha fornito una sua versione ai poliziotti prima di finire in carcere, dove attende l'interrogatorio di convalida.

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La vittima è stata portata all'ospedale Fatebenefratelli per le prime cure, poi alla Mangiagalli dove c'è il servizio Svs, che aiuta le vittime di violenza. La pm Menegazzo e il procuratore aggiunto Letizia Mannella hanno inoltrato stamattina la richiesta di convalida del fermo in carcere al gip.

 

 




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