Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  12/04/2023

Bambino di 3 anni cadde dal primo piano, genitori condannati per abbandono di minore

LA MAMMA ERA AL LAVORO MENTRE IL PAPÀ DORMIVA

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Il piccolo non ha riportato danni permanenti dopo l'incidente, lo scorso 21 luglio in un paesino del Salento: i genitori hanno scelto di patteggiare a 4 mesi con la condizionale

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LECCE - Il padre dormiva, la madre era al lavoro e il figlio di 3 anni cadde dal primo piano dell'abitazione. Il bambino, dopo un ricovero di alcuni giorni in ospedale, è stato dimesso senza riportare danni permanenti mentre i suoi genitori sono finiti sul banco degli imputati chiudendo questa brutta pagina della loro vita con un patteggiamento a 4 mesi di reclusione ciascuno con l'accusa di abbandono di minori aggravato, beneficiando comunque della sospensione della pena e della non menzione. La sentenza del tribunale di Lecce è stata emessa al termine del processo alla luce del consenso al patteggiamento concordato tra le parti (avvocato dei genitori e procura).

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L'incidente risale al 21 luglio scorso in un paesino del Salento. Era mattina presto quando il bimbo ha iniziato a vagare in casa spaventato e in lacrime perché non trovava i genitori: la madre, infatti, era già andata via per raggiungere il posto di lavoro mentre il padre dormiva ancora. Il piccolo si è così sentito spaesato e solo. Ed è stata una questione di attimi. Il bambino, approfittando di una finestra aperta al primo piano e di una sedia poggiata sotto, si è arrampicato lanciandosi all'esterno. Il corpo del minore è stato notato riverso per terra da alcuni vicini che, prontamente, hanno richiesto l'intervento del 118 e dei vigili urbani.

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Il piccolo è stato rapidamente accompagnato da un’ambulanza presso il più vicino ospedale dove è stato trattenuto per alcuni giorni senza, fortunatamente, riportare lesioni gravi. Nel frattempo i carabinieri del posto hanno avviato le indagini per risalire alla dinamica dell'incidente. Sono state raccolte le dichiarazioni dei vicini e degli stessi genitori: il padre ha ammesso di trovarsi a letto in quei momenti mentre la madre ha confermato di essere uscita da casa per andare a lavoro. E, nelle scorse ore, dopo la richiesta di rinvio a giudizio hanno entrambi preferito patteggiare la pena.

 

 




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