E NORDIO S’APPOGGIA AL DOSSIER DI COSTA
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Ieri alla Camera il responsabile Giustizia di Azione ha consegnato al Guardasigilli 165 pagine zeppe di sindaci assolti o archiviati. Via Arenula lavora su due proposte, una per abolirlo, una per sterilizzarlo al punto da renderlo di fatto inutile
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Abolirlo di fatto. Lasciarne solo un simulacro nel codice penale. Per sterilizzare l'abuso d'ufficio, e far contenti i sindaci dell'Anci. È questa la strada che, negli ultimi due giorni, sta seguendo Carlo Nordio in via Arenula, ma che trova due "ostacoli". Il primo: la Lega di Giulia Bongiorno non vuole eliminare del tutto il reato. Il secondo: Fratelli d'Italia è divisa tra un'ala favorevole alla cancellazione e una all'opposto più conservativa. Mentre Forza Italia si è via via spostata sull'abrogazione. Ma ecco che arriva il dossier anti abuso d'ufficio di Enrico Costa.
L'articolo 323 del codice penale è diventato ormai l'incubo del Guardasigilli. Lui da sempre vuole abolirlo. E ha il pieno sostegno, dall'opposizione, di Enrico Costa di Azione, che ieri gli ha consegnato fisicamente alla Camera, con tanto di foto ricordo, il suo dossier di 165 pagine, una rassegna fittissima di sindaci accusati di abuso d'ufficio ma poi assolti oppure archiviati. Dossier che stamattina presenterà al Senato con Carlo Calenda.
Ma se Costa è la quinta colonna della maggioranza per cancellare il reato, in via Arenula, proprio in queste ore, cresce fortemente il partito che nei fatti vuole rendere del tutto innocuo l'abuso d'ufficio. Partito capeggiato da Nordio con Forza Italia e una parte di Fratelli d'Italia. All'opposto ecco la Lega e la sua responsabile Giustizia Giulia Bongiorno che ha espresso ripetutamente una posizione opposta: l'abuso d'ufficio, come reato, non deve affatto essere cancellato, ma deve essere reso maggiormente tassativo, più specifico, lasciando ai sindaci la libertà della firma, ma nello stesso tempo evitando che non sia più possibile punire abusi degli amministratori in danno di terzi. Secondo la Lega il reato va "ristretto" eliminando tutte le ipotesi in cui chi sbaglia anche solo per un vizio formale automaticamente si vede inviare un abuso di garanzia per abuso d'ufficio.
Una posizione che potrebbe rendere più difficile per Nordio la strada di cancellare del tutto il reato, come lui stesso ha sempre sostenuto anche quando era pubblico ministero considerandolo inutile. Tant'è che proprio quando Costa, da ministro per gli Affari regionali nel governo Gentiloni lo mise a capo di una commissione sull'abuso d'ufficio, lui propose di sopprimerlo.
Nelle ultime due riunioni svolte a via Arenula sulle riforme della giustizia la Lega ha puntato i piedi. Certo, è la tesi di Bongiorno, il reato va ristretto, eliminando tutte le ipotesi in cui chi sbaglia anche solo per un vizio formale automaticamente riceve un avviso di garanzia. Ma i cittadini vanno comunque difesi dagli eventuali abusi commessi dagli amministratori pubblici. Il rischio poi, secondo la Lega, è soprattutto quello che i magistrati possano contestare reati più gravi. E questo andrebbe soltanto a danno dei sindaci stessi.