Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  24/05/2023

Aberto Genovese si è sposato mentre era ai domiciliari

LA PROCURA GENERALE: «PUÒ SCONTARE LA PENA IN COMUNITÀ»

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Milano, le nozze celebrate lo scorso dicembre con una vecchia fiamma. Parere favorevole all'istanza dei legali per affidare l'ex re delle startup, ora in carcere, a una struttura di recupero per tossicodipendenti: 4 anni la pena residua

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Dall’arresto a novembre 2021 per le atroci violenze sessuali su due giovanissime modelle che aveva drogato, Alberto Genovese sta affrontando un percorso per uscire dalla dipendenza dalla droga che gli aveva fatto trasformare le sue magioni nelle trappole per le sue vittime. Tappa fondamentale, dicono i suoi legali, il matrimonio con una vecchia fiamma celebrato a dicembre mentre era ai domiciliari in una comunità di recupero.

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La procura generale di Milano martedì ha dato parere favorevole a che l’ex imprenditore sconti in una struttura per tossicodipendenti i 4 anni che gli restano della condanna a 8 anni, 4 mesi e 10 giorni per violenza sessuale, anche di gruppo, e lesioni ai danni di due giovani ospiti delle feste sfrenate che si svolgevano anche in pieno lockdown a Terrazza sentimento, il favoloso attico con superattico in pieno centro di Milano, piscina a sfioro e vista sul Duomo e dove la cocaina girava tra gli ospiti nei piatti di portata, e a Villa Lolita ad Ibiza. I nuovi legali di Genovese, gli avvocati Antonella Calcaterra e Salvatore Scuto, hanno ripercorso il cammino di recupero verso la normalità che l’ex imprenditore ha intrapreso nell’udienza nel tribunale di sorveglianza, decisione nei prossimi giorni.

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Il matrimonio con la donna con la quale aveva convissuto alcuni anni è uno dei momenti che dimostrerebbero la concretezza di questo percorso, hanno sostenuto i legali facendo presente che Genovese ha affrontato la strada volontariamente dopo aver ammesso tutte le sue responsabilità e con l’obiettivo di non ricadere mai più nei comportamenti che lo hanno portato a devastare le ragazze che finivano in casa sua seguendo feste e droga. Grazie al suo patrimonio di centinaia di milioni di euro, l’ex re delle startup non ha avuto problemi a pagarsi le cure mediche e psicologiche e a finanziare una fondazione e iniziative che si occupano di tossicodipendenti. In considerazione delle terapie di cui ha ancora bisogno e del suo comportamento irreprensibile in cella, gli avvocati Calcaterra e Scuto chiedono che esca da Bollate per la comunità. Il rapporto con la donna che sei mesi fa è diventata sua moglie, studi e lavoro importanti nel mondo dell’economia, si era interrotto anni fa. Genovese aveva poi cominciato la relazione con Sarah Borruso che si è spezzata quando lei si è seduta al suo fianco nel banco degli imputati per aver partecipato alla violenza ad Ibiza e per la quale è stata condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi. Il legame con la ex sarebbe rinato durante il processo.

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Condannato il 19 settembre in abbreviato (sconto di un terzo della pena), Alberto Genovese non ha fatto appello per beneficiare del taglio di altri due anni previsto dalla riforma Cartabia. È rientrato in carcere a febbraio, ma ora può chiedere l’affidamento perché la pena residua è scesa sotto i 4 anni con pre sofferto e buona condotta. Rischia ancora un processo dopo la chiusura delle indagini su altre due violenze, sulla droga che circolava nelle sue case e per il materiale pedopornografico di cui era in possesso.

 

 




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