Cultura, società  -  Redazione P&D  -  08/03/2024

Università e molestie: "Con quel visino puoi fare la escort"

UNA STUDENTESSA: “IL PROF MI TOCCAVA DURANTE LA CORREZIONE DELLE TESI”

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Uno studente su 3 sa di casi di molestie nel proprio ateneo: il report sulla violenza di genere

‘La tua voce conta’ emerge uno spaccato inquietante sugli atenei italiani. Oltre un terzo degli studenti ha sentito parlare di casi di molestie in ambiente universitario. La metà reputa il proprio ateneo non attrezzato per gestire gli abusi. Le vittime, spesso per paura di possibili ritorsioni, preferiscono non denunciare: «Con quel visino può fare la escort, ci pensi. Guadagnerebbe anche bene». È il commento con cui ha dovuto fare i conti una studentessa universitaria a margine di un impegno accademico. Ma di esempi simili ce ne sono tantissimi altri. Le recenti segnalazioni di molestie e violenze di matrice sessista registrate in alcuni atenei italiani, infatti, sono solo la punta di un iceberg decisamente più grande. Almeno è la lezione che si può ricavare dai primi risultati dell’indagine ‘La tua voce conta’, condotta dall’Unione degli Universitari, presentati in occasione della Giornata Internazionale della donna alla Camera dei Deputati. Il report mette, infatti, sotto la lente d’ingrandimento il fenomeno delle violenze di genere negli atenei italiani, evidenziando come le ultime denunce provenienti da Roma e Torino siano casi tutt’altro che isolati.

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Da questo step della ricerca (nei prossimi mesi ne seguiranno altri) - svolta su un campione di 1.500 studenti universitari - emerge proprio la difficile condizione di studentesse, dottorande e tirocinanti, spesso oggetto di “attenzioni” non richieste da parte di docenti, compagni di corso o personale universitario. Tra le denunce anonime riportate nel questionario spiccano varie tipologie di molestie: da quelle verbali fino a quelle fisiche, che producono veri e propri danni alle vittime. E sono proprio i locali degli atenei quelli dove si verificano più spesso questi episodi: dagli uffici dei docenti ai luoghi di tirocinio, passando per aule e biblioteche. Il portale Skuola.net ne ha riassunto i passaggi principali.

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Il 34% del campione - quindi oltre uno studente su tre - ha sentito parlare di casi di violenze di genere o molestie nella propria università. La ricerca targata Udu parte da questo dato, per poi indagare sui vari spazi. Gli ambienti dove maggiormente avvengono questi comportamenti sgradevoli, così il 37% degli intervistati, sono le stanze dei docenti. Seguono i luoghi di tirocinio (34,7%) e gli studentati (32%).

Nel 48% dei casi sarebbero i docenti a perpetrare gli abusi. Anche i compagni di corso maschi, però, vengono considerati come parte del problema: il 47% del campione li indica come responsabili di questi atteggiamenti. Una doppia insidia che contribuisce a generare insicurezza nelle studentesse e negli studenti, anche in chi - per sua fortuna - non si è mai trovato a che fare con queste spiacevoli situazioni. Più in generale, dunque, per il 20,5% degli studenti gli atenei italiani non sarebbero spazi sicuri.

 

 




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