Quella di chi? Ad esempio io. quella di mia madre, Ina. Penso che a molti, rispetto alla propria, venga ogni tanto questa fantasia. Ragioni affettive certamente. La mia la penso quando lei aveva vent’anni, un secolo fa. Venezia quel tempo aveva molti più abitanti e tanti meno turisti. Penso ai piccoli negozietti come dovevano essere. Lei che entra in uno, in campo S.Maria Formosa, altri arredamenti, altre merci. Si compra una cuffietta di lana, è inverno. Fuori un giovanotto che lei non conosce sta guardando la vetrina, aspetta che lei esca. Ina è magra, un viso fremente, pensa a tante cose.
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