Un prete, un ladro e un boscaiolo sono costretti dalla pioggia sotto le rovine di un tempio, alle porte di Kyoto; discutono di un processo celebrato quel giorno, in cui per spiegare la morte di un samurai si sono affastellate innanzi al giudice più versioni: il che ha gettato il prete nello sconforto.
Di colpo si sente il pianto di un neonato, abbandonato dai genitori, il ladro si avventa per derubarlo; il boscaiolo insorge, il ladro a quel punto, andandosene, lo accusa di essere a sua volta un ladro, visto che ha sottratto un pugnale prezioso dalla scena del crimine.
Dopo un po’ cessa la pioggia, il bimbetto piange, il prete inizia a cullarlo: è a quel punto che si nota il taglialegna avvicinarglisi, lentamente, sporgere le braccia senza dire una parola; il prete subito all’indietro, ‘’Vattene! Ora gli vuoi portare via anche la camicia?”.
Scuote la testa il boscaiolo compunto, ‘’Ho già sei figli. Allevarne uno in più non sarà una fatica tanto maggiore per mia moglie’’, esita il prete, guarda meglio l’altro, capisce di potersi fidare: ‘‘Perdonami, mi vergogno di ciò che ho detto’’, il legnaiolo imbarazzato, ‘’Naturale, di questi tempi, non si può credere’’.
Il prete gli si accosta, sorride, ‘’Tu mi hai restituito la speranza nella vita’’, gli fa scivolare fra le braccia il piccolo, addormentato, il boscaiolo lo accoglie con delicatezza; si guardano, un ultimo gesto del capo, il taglialegna prende la strada verso il bosco, il prete rimane solo sotto il tempio (RASHOMON).