Lavoro  -  Redazione P&D  -  13/04/2023

L'equo compenso è legge: a chi si applica e con quali sanzioni

Approvazione definitiva della proposta Fdi-Lega per una retribuzione minima di tutti gli autonomi. Gli Ordini potranno sanzionare l’iscritto che accetta prestazioni al ribasso

\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ 

L’equo compenso per tutti i professionisti - almeno verso i grandi committenti e la pubblica amministrazione - è legge. È arrivata infatti oggi l’approvazione definitiva in terza lettura della proposta di Fratelli d’Italia e della Lega (prima firmataria la premier Giorgia Meloni) che riconosce a tutti gli autonomi il diritto a una remunerazione equa, adeguata «alla qualità e alla quantità del lavoro svolto».

Ieri la Camera ha avviato la discussione sulle linee generali del provvedimento, approvato già in seconda lettura dal Senato all’unanimità il 22 marzo scorso, mentre oggi c’è stato l’ultimo via libera. Un passaggio dall’esito scontato e tutto sommato molto breve perché Montecitorio doveva solo concentrarsi su un piccolo ritocco al testo: è stato infatti eliminato il riferimento a una norma del Codice civile sul rito sommario perché abrogata dalla riforma Cartabia e aggiornato il testo al nuovo rito semplificato per i giudizi sulle parcelle, validati dal parere di congruità dell’Ordine.

La legge si applica a tutti i professionisti, sia quelli iscritti a un Ordine, che quelli appartenenti alle professioni non regolamentate (tra questi, ad esempio, gli amministratori di condominio, i tributaristi e i revisori legali). I primi per determinare un compenso equo faranno riferimento ai parametri indicati nei decreti ministeriali per ogni singola categoria, i non ordinistici dovranno attendere la messa a punto di valori di riferimento per la prima volta, operazione che la legge affida all’ex ministero dello Sviluppo economico (ora delle Imprese e del made in Italy). Ma solo gli avvocati potranno contare da subito su parametri appena aggiornati (in vigore da ottobre scorso). Le altre categorie hanno valori molto vecchi (alcuni anche di dieci anni fa) che tra l’altro non tengono conto di nuove competenze. Subito dopo l’approvazione quindi dovrà partire un grande lavoro di riscrittura e aggiornamento dei parametri, affidato agli Ordini e ai ministeri vigilanti. La revisione poi sarà biennale.

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film