Non è scontato però che i cattivi sentimenti facciano scrivere, automaticamente, dei buoni libri.
Nel romanzo cui sto lavorando c’è un uomo al quale ne capitano di tutti i colori, che annaspa alla ricerca del suo posto al sole.
Anna nell’ ‘’Orco in canonica’’ punta a sopravvivere, a uscire dalla confusione.
Nella ‘’Storia di Ina’’ i personaggi sono abbastanza annebbiati, magari per ragioni opposte l’uno dall’altro.
Penso che tutti noi viviamo per metà immersi nella routine quotidiana, comoda e forse un po’ noiosa, per metà in una specie di foschia, in cui non sappiamo con esattezza cosa vogliamo e indoviniamo comunque che difficilmente l’avremo.