Aveva un contratto part time a tempo indeterminato, “ma lo stipendio andava in babysitter”
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Guadagnava 700 euro al mese per un contratto part time in un negozio di abbigliamento: ma l’orario ridotto non la esimeva da aperture e chiusure del punto vendita, anche nei giorni festivi, inconciliabili con i tempi degli asili: e dunque oltre al danno di avere mezzo stipendio si aggiungeva la necessità di pagare una babysitter. Una condizione impossibile da accettare per una mamma che cresce da sola una bimba di due anni e che si è trovata costretta a lasciare il posto di lavoro “e per crescere mia figlia ho iniziato a pubblicare foto su OnlyFans”.
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La storia è riportata dal quotidiano La Stampa, che ha raccontato la scelta di una trentenne che a settembre si è presentata alla Cgil per compilare le pratiche delle dimissioni volontarie da quel contratto a tempo indeterminato che aveva mantenuto anche dopo la maternità e che avrebbe dovuto rappresentare la sicurezza del posto fisso.
Invece la donna non ha visto altra scelta che lasciare quella sicurezza. A Torino, dove vive, la donna non ha parenti. Dal padre della piccola non riceve aiuti e non vuole affrontare lo smacco di tornare dalla famiglia in Calabria.
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Il costo delle baby sitter era superiore allo stipendio e ha iniziato per gioco a mettere foto intime e si è licenziata. “Guadagno meglio con Onlyfans, intanto cresco la bimba. Non so se mai avrò una pensione. Per ora va bene così. Poi si vedrà”.