LA VITTORIA DEI “SÌ” NON È SCONTATA
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L’abrogazione degli articoli della Carta del 1937 sulle mansioni accudite e sul matrimonio sembrava possibile ma gli indecisi sono cresciuti. Il premier Varadkar: “Votare no è un passo indietro per il Paese”
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“Se non votiamo sì, sarà un brutto passo indietro per l’Irlanda”. Il Taoiseach, ossia il primo ministro Leo Varadkar, non ha dubbi. Oggi, 8 marzo, la Repubblica va al voto per cambiare la sua Costituzione, la più longeva dell’Unione Europea ma che molti reputano sessista, denigratoria e persino misogina nei confronti delle donne irlandesi. Le quali, nella versione attuale della Carta, farebbero bene “restare in casa”.
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