Letteratura  -  Pant√® Maria Rosa  -  05/09/2010

SATIREGGIANDO – Maria Rosa PANTÉ

Da “Eros e Priapo”

La Italia la era padronescamente polluta dallo spiritato: lo spiritato l'era imperialescamente grattato e tirato a pruriggine dal plauso d'un poppolo di quarantaquattro milioni di miliardi di animalini a cavattappo.



Lui, il primo Racimolatore e Fabulatore ed Ejettatore delle scemenze e delle enfatiche cazziate, quali ne sgrondarono giù dal balcone ventitré anni durante: sulle povere e macre spalle di una gente sudata, convocata birrescamente a' sagrati maledetti, a' rostri delle future isconfitte, incitata alle acclamazioni obbligative.



Vorrei, e sarebbe il mio debito, essere al caso d'aver dottrina di psichiatra e di frenologo di studio consumato in Sorbona: da poter indagare e conoscere con più partita perizia la follia tetra del Marco Aurelio ipocalcico dalle gambe a ìcchese: autoerotomane affetto da violenza ereditaria. [...] Frenologo non essendo, e tanto meno sifolologo, farò icché potrò.



----------------------------------

Nonostante la sconcertante e impaurente attualità delle frasi di Carlo Emilio Gadda, ricordo che sono rivolte a un ospite (perché tale era ed è) di Palazzo Chigi, la sede istituzionale del capo del governo, e preciso, onde evitare confusioni e attualizzazioni, che si tratta di Mussolini.

Inarrivabile manipolatore di parole, Gadda, in queste e molte altre circonlocuzioni sul Duce trasferisce la sua rabbia, il suo sconcerto, la sua frustrazione verso un regime assurdo e un personaggio assolutamente ridicolo, che pure ha portato l'Italia in una orrenda guerra. Ma l'uso della parola gli serve anche a disvelare la natura reale appunto di caricatura dell'uomo e del suo regime, nonché l'inganno tragico in cui tante Italiane e Italiani sono per anni vissuti.

Molto molto più modestamente, ma ognuno ha il cantore che si merita, ho cercato anch'io di fare una simile operazione sul personaggio che in questo periodo maggiormente catalizza la mia attenzione poiché io sono nella scuola da tutta una vita e questo personaggio dovrebbe essere il mio ministro...

Per dominare in qualche modo la rabbia non solo verso i tagli, ma proprio verso gli atteggiamenti, le parole della Gelmini, anche le ultime verso i precari, ho cercato di immaginare fantasiose definizioni del personaggio citato ed ecco qua, chiedo scusa a Gadda e ai raffinati lettori per l'accostamento, ma spero che le mie parole almeno facciano guardare all'occhialuta stella che non brilla in nessun firmamento ormai (nemmeno tra i Vescovi) con occhi diversi e con una grande pietà per la scuola che non meritava un tale trattamento (unico in Europa).

La ministra ipercattolica sgridata anche dai Vescovi, adesso alla donnina dagli occhi sottili da cui non traluce lampo di intelligenza o di pietas (latinorum) danno addosso anche i cattolici...

l'afona e metallica campanella della stazione del ministro dell'econimia sta vacillando...

la voce metallica del governo per eccellenza

il terminale arrogante e ignorante di tremonti...

la tipica praticante azzeccagarbugli finita al comando senza sapere di cosa parla

una replicante ignorante del governo, profetica, nelle sue inconsulte conoscenze giuridiche messe alla prova lontano da casa in luogo più consono alle sue esigenze microcefale, profetica quando voce più acuta e stridente di altre si levò a scudo di Dell'Utri

donna dotata di alterno spirito cristiano, rovesciando il messaggio medesimo dare ai ricchi (scuole private) e togliere ai poveri (scuola pubblica)

è esplosa una maria stella al suo posto un buco nero (la scuola)

replicante vuvuzelico monocorde mononòta addirittura del capo dell'industria più potente d'Italia, donna e mastino mordace, dagli occhi occhialuti e senza luce, contro operai licenziati, conscia forse della sua più ampia missione, conscia e orgogliosa del suo massimo risultato: nessuno potrà licenziare tanto quanto lei

Pace e bene a tutti:
• i precari della scuola che fanno lo sciopero della fame per abituarsi alla miseria
• i ragazzi stipati in 35 nelle classi (in barba alla beata legge che ne prevede al massimo 25 per aula), sperando che un tetto non vi cada sulla testa
• i bambini che non avranno più il tempo pieno, ma un contenitore anonimo, un baby parcheggio
• i ragazzi che studieranno meno, che avranno meno materie (la geografia, la geografia, la geografia l'è morta)
• il futuro, parola senza senso perché la donna strappata dal foro per essere apposta come megafono al ministero non sa coniugare altro che verbi al presente...

ps tutte le affermazioni si basano su fatti realmente accaduti




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film