Letteratura  -  Paolo Cendon  -  08/10/2023

Primi fremiti

  Fra i sedici e i diciott’anni neanche i baci erano più l’essenziale.

  Mi fermavo prima, ‘’romanticamente’’, cercavo altri sottofondi immaginari.

  C’era una lei stavolta - alta e sottile, seno piccolo, occhi da gatta - che mi accompagnava su una barca a remi: in laguna, un sandolino preso a noleggio, noi due soli a bordo.

 Un po’ sapevo remare alla veneziana, nella realtà, quanto bastava per sceneggiare il ‘’film notturno’’; le insegnavo anche a vogare, eravamo in due a spingere allora, lei a prua io a poppa.

 Si passava per casa mia, dopopranzo, a prendere un giradischi portatile e i vinili d’epoca di mio padre e di mio nonno; l’attracco era un’ora più tardi a una ‘’bricola’’ dietro la Giudecca, verso l’Isola della Grazia.  Ci si sdraiava sul fondo della barca, non succedeva granché: i compiti di scuola, una merenda frugale, i dischi che cambiavamo a turno. Si canticchiava all’unisono, altra cosa che sentire musica su Internet.

 Qualche volta mini-tenerezze, fraterne al novanta per cento: ogni tanto le sfioravo il seno sulla sua maglietta a righe, lei mi scostava la mano dopo un attimo; a tratti l’onda di un vaporetto che faceva sussultare il giradischi.  Fino al momento del ritorno.

 Qui mi svegliavo, riaprivo gli occhi.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film