Amministrazione di sostegno  -  Redazione P&D  -  05/05/2024

Prefazione all'indagine dell'associazione trentina AdS - Paolo Cendon

Ecco un testo che ha il merito - per il modo in cui le questioni vengono affrontate - di riconciliare subito il lettore col diritto: la law in action sulla fragilità quale è oggigiorno, le risposte che fornisce il codice civile, il territorio come le vive e alimenta, in che termini potrebbero evolversi le cose in avvenire.  

  Ce n’era bisogno, non mancano ombre e difficoltà in materia, da un po’ di tempo.  Si   succedono le prese di posizione contro la legge 6/2004, presso ambienti diversi; ci si si imbatte spesso in resoconti a senso unico, dal tono astioso, demolitorio.

 Vicende umane presentate come storie di crudeltà e indifferenza, da parte del sistema, di persecuzione contro gli assistiti. Cronache di accudimenti sbagliati, di gente trascurata in malo modo.

 Crescono le invocazioni dal taglio selvaggio, antipsichiatrico, fioriscono le associazioni di familiari delusi: basta col diritto, abbasso certa medicina, ecco gli slogan, che ognuno faccia al mondo quel che vuole, pazienza per le ripercussioni.   Compagne di vita che si proclamano maltrattate in tribunale, cittadini che ripetono di non venire mai ascoltati.

Qualcuno a invocare l’abrogazione prossima dell’AdS.  Perfino in sede transnazionale semplificazioni a volte, moniti e rimbrotti fuori posto.

 

  L’approccio del gruppo trentino, per il linguaggio che utilizza, appare l’opposto di tutto ciò. Un esempio del modo in cui vanno affrontati, oggigiorno, i nodi operativi dell’amministrazione di sostegno.

Scrupolosità nell’indagine, equilibrio, rigore critico. Guardare ai dati dell’esperienza per quello che sono; niente emotività di parte, realismo nell’accostarsi ai fatti.

 La ricerca paziente di vie d’uscita possibili.

  Non ignorano gli autori, beninteso, quali e quanti   siano oggigiorno i problemi. Giudici a volta assenti o formalisti, cancellerie intasate, amministratori disinvolti o poco sensibili; mancanza di risorse, l’interdizione che non si riesce ad abrogare. Servizi sociosanitari che nel 2004 hanno riversato sul bastione giudiziario, liberandosene, la gestione di fin troppe voci.

Ogni aspetto   però - ecco il punto - viene affrontato dagli autori trentini con spirito costruttivo.   Le luci accanto alle ombre. Svelare i bandoli, fare il punto circa l’accaduto. Guardare ai dettagli, accertare   i motivi per cui le cose a volte non funzionano; pazientemente, puntando sull’umiltà e sull’intelligenza - per questo l’indagine è stata pensata.

 Tanti i passaggi da monitorare, allora, lungo un’inchiesta rigorosa. Scomporre ogni lemma e ogni figura nelle sue varie componenti, evitare di fare di ogni erba un fascio. Non c’è un unico esemplare di creatura fragile, sulla terra, tante le maniere di non farcela, di incespicare, per gli esseri umani; nemmeno esiste un unico modello di magistrato, di cancelliere, di psichiatra, di amministratore di sostegno. 

L’età, il sesso, il temperamento, la cultura, tante sono le voci che incidono.  Cambiano i modelli di focolare domestico, le spinte ideali nelle persone, i livelli di generosità, le reti possibili.

 

   Personalmente ho apprezzato in particolare – in questo scritto - gli accenni alla legislazione regionale, la distinta delle principali funzioni affidate al vicario, l’analisi delle motivazioni quanto alla scelta di assumere l’ufficio di amministratore, da parte di un familiare.

  E poi l’esame delle questioni ricorrenti sul terreno sanitario, con speciale riguardo alla psichiatria e alle dipendenze patologiche; i passaggi dedicati alla formazione e all’informazione nel territorio, la rassegna delle criticità e delle mancanze più significative nell’universo del disagio: l’inventario delle conoscenze indispensabili, delle abilità più utili, delle doti che sono necessarie per ‘’fare’’ oggi il bravo professionista dell’aiuto.

  Assai istruttive ancora, nelle pagine trentine, le indicazioni circa i nodi attuali del volontariato (motivazioni, tipologie, competenze, opportunità, lavoro di rete, protocolli); e poi gli accenni all’idea di comunità, alle reti di sostegno sociale, alla cultura della solidarietà, al ruolo del ‘’prodigarsi a favore degli altri’’ come azione di educazione verso la cittadinanza.

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film