Letteratura  -  Pant√® Maria Rosa  -  06/11/2011

NOTIZIE SULL'APOCALISSE – Maria Rosa PANTÉ

Apocalisse infatti è parola greca che nulla ha a che fare con la fine del mondo, ha però a che fare con qualcosa di misterioso e complesso e a suo modo terribile, significa cioè Rivelazione.

Deve il suo nome al testo di Giovanni, è l'ultimo libro della Bibbia. Deve il suo significato traslato e deviato sia al testo oscuro, simbolico e, in effetti, pieno di catastrofi, soprattutto però a un'interpretazione errata, volutamente o meno.

Uno dei massimi esperti di Apocalisse è il professor Eugenio Corsini, che a lungo ha insegnato all'università di Torino prima sulla cattedra che fu del cardinal Pellegrino, di Letteratura cristiana antica e poi sulla cattedra di Letteratura Greca. Nel suo libro sull'Apocalisse, davvero libro e passione d'una vita, ha riportato alla luce il vero significato del libro, il messaggio non catastrofico, ma di speranza che deriva a ogni uomo grazie alla venuta sulla terra di Gesù Cristo. La speranza è rappresentata dalla conclusione del testo. La Gerusalemme celeste non è una città librata in alto sulle nostre teste, ma scende nel suo splendore fra noi, scende sulla terra. La Gerusalemme celeste è qui, l'Apocalisse come rivelazione è qui. Sempre, ogni giorno, in ogni tempo. Solo che noi dobbiamo vederla, dobbiamo aprire gli occhi su noi stessi e sul mondo.

Infatti rivelazione vuol dire che io vedo finalmente qualcosa, capisco qualcosa e agisco di conseguenza. In sostanza mi assumo delle responsabilità verso gli altri, verso il mondo e anche verso me stesso.

Proprio l'idea dell'Apocalisse rivelazione, tanto più attuale in questi tempi, sta alla base dell'ultimo spettacolo di Lucilla Giagnoni (grandissima attrice, trovate notizie su Facebook e sul suo sito www.lucillagiagnoni.it), al cui testo ho collaborato anch'io. Apocalisse è il titolo dello spettacolo e si fa riferimento proprio all'Apocalisse di Giovanni, rivelazione di un qualcosa che cambia la società, la storia. Ma vedere e cambiare la società, implica vedere e cambiare se stessi. E così al tema dell'apocalisse si arriva attraverso la vicenda del primo personaggio della letteratura occidentale che indaga in se stesso fino a vedersi per quello che veramente è, cioè Edipo. E così, tra Edipo Re ed Apocalisse di Giovanni in un monologo stringente in cui Lucilla Giagnoni mostra la sua superlativa bravura si dipana la nostra personale vicenda di persone che vedono e riconoscono se stessi per affrontare la apocalisse cioè la rivelazione e diventare uomini e donne nuovi che possono costruire cieli e terre nuovi.

Lo spettacolo sarà a Torino, al Teatro Astra dall'8 al 21 novembre (informazioni e prenotazioni TEL. 011 5634352 - [email protected] ) e a Brescia dal 23 novembre al 2 dicembre (informazioni e prenotazioni tel. 0302928611 – 0302928617 e-mail: [email protected] ). Seguiranno repliche in varie città d'Italia.




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