La richiesta del pm di Brescia in cui si chiede l’assoluzione di un uomo che maltrattava la moglie del Bangladesh. La vittima: “La cultura non può essere una scusa”
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Va assolto dal reato di maltrattamento nei confronti della moglie perché è un fatto culturale. E’ il senso delle parole utilizzate dal pubblico ministero di Brescia nel caso di una donna del Bangladesh vittima di presunti maltrattamenti da parte del marito.
La notizia è riportata dal Giornale di Brescia. Il pm ha chiesto l'assoluzione per l'imputato e ha sottolineato che "i contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell'odierno imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l'uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine".
Dura la replica della donna, presunta vittima dei maltrattamenti che ha denunciato il marito: "La cultura di origine non può essere una scusa. Sono stata trattata da schiava".