Varie  -  Redazione P&D  -  31/05/2023

E' sconvolto, chiederà perdono all'insegnante

IL RAGAZZO CHE HA ACCOLTELLATO LA PROF IN CLASSE, TRA SPACCONATE E FRAGILITÀ

----

Il giovane studente dell'Alessandrini di Abbiategrasso si trova ora ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria dell'adolescenza al San Paolo

-----

ABBIATEGRASSO - Il canestro del basket e le moto belle in cortile, in fondo al viale e però meglio spostarle dove c'è l'orto, alle spalle della villetta. Le berline tedesche, gli scooter elettrici, i monopattini da mille euro nell'autosalone dei genitori: papà Valerio e mamma Francesca. Bisogna immaginare il dolore sordo, il loro anche, "sono al San Paolo". Neuropsichiatria dell'adolescenza dove è ricoverato L. e non è ancora certo - la voce circola - se il sedicenne che ha accoltellato la prof di italiano nella classe 2AL del liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso soffra di un disturbo paranoide.

---

Di cose certe, però, in questa brutta storia ce ne sono eccome. Che l'anomalia di alcuni comportamenti aggressivi era già emersa - anche se non deflagrata - forse custodita con fatica da familiari, parenti e amici. Che le spacconate a scuola, gli spruzzi di spray maleodorante, le fragilità nascoste dietro la maschera da bullo erano solo punte di un iceberg infine imploso nel sangue e nell'arresto per tentato omicidio.

---

Che dopo l'aggressione e le lamate a Elisabetta Condò la seconda vittima è lui, ovvio, il ragazzo con la pistola giocattolo di cui non si può scrivere il nome, essendo minorenne. Entrato in classe lunedì pronto a uccidere l'insegnante per vendicarsi di quattro note e qualche voto. Un'azione eclatante, tanto quanto il suo disagio: fa pensare quel "mi dispiace" sussurrato ai compagni prima di estrarre il coltello da caccia del padre dallo zaino. "È sconvolto, chiede scusa a tutti, scriverà all'insegnante per chiedere perdono". È la voce che filtra dal riserbo della famiglia. Propedeutica a una lettera che il ragazzo, non ancora sentito dai carabinieri, appena potrà, metterà giù con il suo legale.

-----

Chi sono i genitori di L.? Imprenditori nel ramo automobili. Una famiglia conosciuta ad Abbiategrasso. La casa a Boffalora sopra Ticino. L. a scuola, qui all'Iis Alessandrini, non si faceva notare solo per le moto, i caschi sgargianti, le felpe costose. "Si sapeva che era uno a cui piace fare un po' brutto", racconta un compagno. Pensare che i più casinisti sarebbero gli studenti del tecnico; quelli dello scientifico - dove L. ripeteva la seconda dopo la bocciatura - i docenti li definiscono "più governabili".

 

"C'è dialogo coi ragazzi, questa è una scuola che ha fatto dell'inclusione, del sostegno e dell'ascolto le parole d'ordine". Agnese Coppola insegna Lettere al tecnico. Non conosce L. ma con la collega Condò ci lavora. "Siamo aperti anche il pomeriggio. Al posto di eccellenza e merito mettiamo davanti la comprensione". In sintonia con la "filosofia" del preside Michele Raffaeli, Coppola dice che è contraria alle "punizioni esemplari" di Valditara. "Preferisco il dialogo. A noi interessa la gestione delle emozioni da parte dei ragazzi". E come la mettiamo con le coltellate alla prof Condò?

 

E perché è successo qui, in un posto "modello" dove una volta a settimana c'è lo psicologo e, comunque, ogni insegnante prova a esserlo un po'? Ecco alcune curiosità beffarde, a loro modo sinistre. Tra le iniziative promosse dall'Alessandrini per "capire e sostenere" gli studenti nel post-Covid ce ne sono due. Il 7 marzo ospite è stato don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria: titolo dell'incontro, "Sporcarsi con le mani". Nell'ambito del progetto "Fuori la testa" sull'equilibrio mentale, in collaborazione con la Casa delle Donne, insegnanti e studenti hanno allestito la mostra fotografica "Il corpo del reato".

 

Quello di Elisabetta Condò porta ferite di 20 cm, fratture, lesioni. Le due del pomeriggio. Le telecamere provano a intercettare volti e voci. C'è il fidanzato di una di quarta, ha 19 anni, viene da Pavia: "Ieri (lunedì, ndr) mi ha telefonato dalla classe per dirmi quello che era successo, era nel panico". Federico, lo chiamiamo così, con L. condivide la passione per i motori. Non lo difende ma non lo condanna: "Ha smattato male, però non è un ragazzo cattivo". Come in tutte le storie dominate dalla potenza delle cose complesse che tutti conoscono e nessuno conosce, lo sgomento o paralizza i pensieri o li scioglie. "Oggi - ragazzo di quinta - in ogni classe ne abbiamo parlato con gli insegnanti". All'ingresso della scuola su un muro c'è la scritta a spray azzurro "the dream begin", il sogno ha inizio. Poco distante, la locandina di uno spettacolo del gruppo teatrale dell'Alessandrini: "L'impossibile diventa realtà’’

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film