Varie  -  Redazione P&D  -  03/06/2023

Così è stato deciso

PERMESSO PREMIO PER IL DETENUTO ANCHE SE NON SI È PENTITO DEI PROPRI CRIMINI

>>>>>>  Grazie all’evoluzione giurisprudenziale ma anche alla riforma Cartabia, il detenuto in regime di carcere duro potrà ottenere una nuova valutazione della sua richiesta di permesso premio. La Cassazione sottolinea infatti la possibilità di accedere al beneficio anche in assenza di un intimo pentimento per i reati commessi.                             

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AVVOCATO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO CONDANNATO PER TENTATO ABUSO DI UFFICIO E SOSPESO DAL CNF

>>>>>>  Il CNF ha accolto il ricorso del COA applicando all’avvocato sotto procedimento disciplinare, e già condannato in sede penale in via definitiva per i medesimi fatti, la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per 2 anni.

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STUDENTE UNIVERSITARIO FUORI SEDE: COME DIVIDERE LE SPESE DI ALLOGGIO TRA GENITORI DIVORZIATI?

>>>>>>>>>  Le spese di alloggio per il figlio studente fuorisede devono essere ripartite tra i genitori come spese straordinarie, ma non necessariamente nella misura del 50% per ciascuno, dovendo il giudice di merito tenere conto delle rispettive sostanze patrimoniali e della capacità di lavoro di ciascun genitore.

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CONDOMINIO - SPESE PER CONSUMI IDRICI: SENZA CONTATORI, SI DIVIDONO PER MILLESIMI

>>>>>> In mancanza di contatori di sottrazione installati in ogni singola unità immobiliare, i costi non possono essere suddivisi tra i condomini.

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PENALE - SÌ ALLA VIDEOCHIAMATA AVVOCATO/DETENUTO SE IL CARCERE È TROPPO LONTANO

>>>>>> Secondo l’art. 18 ord. pen., i detenuti e gli internati hanno diritto di conferire con il difensore, fermo quanto previsto dall’art. 104 c.p.p., sin dall’inizio della misura o della pena.

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NESSUNA CONDANNA PER LA COLTIVAZIONE DI CINQUE PIANTE DI CANAPA INDIANA

>>>>>>> Confermata in Cassazione l’assoluzione pronunciata dal GIP del Tribunale. Riconosciuta la non punibilità. Decisivo il riferimento al numero irrisorio di piante, al quantitativo complessivo di dosi ricavabili, alle modalità strumentali della coltivazione, all’assenza di precedenti penali (e di altri elementi) da cui desumere la destinazione della sostanza allo spaccio o l’inserimento del coltivatore nel mercato degli stupefacenti.

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ANCHE I RIDERS HANNO DIRITTO ALLA TUTELA SINDACALE

>>>>> L'espressione “datore di lavoro” utilizzata dall'art. 28 dello Statuto dei Lavoratori necessita di essere interpretata alla luce dell’attuale sistema di tutela dei diritti: atteso che, secondo quanto stabilito dall'art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81/2015, nelle collaborazioni etero-organizzate il committente acquisisce tutti gli obblighi che il datore di lavoro ha nei confronti del lavoratore subordinato, la tutela collettiva di cui all'art. 28 deve ritenersi applicabile anche ai cosiddetti riders.

 




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