Letteratura  -  Pant√® Maria Rosa  -  20/03/2011

BIG BANG (UNO SPETTACOLO TEATRALE) – Maria Rosa PANTÉ

Le risposte sono quelle della religione, la nostra tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza attraverso la figura di Einstein che in sé compendia le ricerche della fisica sull'infinitamente grande (relatività) e infinitamente piccolo(meccanica quantistica).

Il percorso teatrale intreccia questi tre linguaggi, le loro risposte, si accosta il paradosso del gatto vivo gatto morto (meccanica quantistica) all'essere o non essere di Amleto; il tema del tempo viene esemplificato dall'ansiosa attesa di Giulietta; la materia oscura è anche nelle parole di Lady Macbeth e la luce è sostanza dell'ultima parte del canto 33 del Paradiso.

Le parole che presentano lo spettacolo Big Bang le ho scritte io. Conosco bene lo spettacolo, fin nelle pieghe più intime, nei suoi risvolti, nelle sue origini e nel suo attuale cammino. Lo conosco bene perché ho contribuito a costruirlo, a scriverne i testi.

Lo dico con chiarezza per evitare che si pensi a una recensione. Non è la mia una recensione, ma un invito (uno spot?) allo spettacolo.

Innanzitutto il tema è bellissimo: le origini, l'inizio. Proprio ora che si sfiora l'Apocalisse a ogni piè sospinto, guardare all'inizio potrebbe aiutarci a capire la strada giusta. È stato bellissimo intrecciare i tre linguaggi: scienza, religione, letteratura e scoprire un argomento affascinante strabiliante come la meccanica quantistica. Scrutare l'infinitamente piccolo per me è stato ancor più emozionante dell'infinitamente grande. Ma è appunto la mia opinione.

In secondo luogo è recitato benissimo da una grande, una delle più grandi attrici di teatro presenti oggi sulla scena italiana. Lei è Lucilla Giagnoni, ha studiato con Vittorio Gassman e Jeanne Moreau e ha lavorato con Vacis e Laura Curino nella grandiosa esperienza del teatro Settimo.

Scrivere per lei è stata un'emozione fortissima, perché lei sa trasformare ogni parola in un canto, sa darle ritmo e forza e potenza. Chi sospetta che io parli solo per amicizia o perché ho collaborato con lei, spero mi smentisca andando a vedere Lucilla Giagnoni dal vivo. Vedremo se potrà dirmi che ho esagerato. Trovate di lei sul sito www.lucillagiagnoni.it e su facebook il gruppo “Lucilla Giagnoni fan club”.

Lucilla non è però “solo” attrice è anche autrice, il progetto è suo (si lavora a un altro spettacolo: dopo Vergine Madre, Big Bang sarà la volta di Apocalisse), sue sono molte parti del testo; io appunto ho collaborato.

In terzo luogo belle sono le luci di Massimo Violato e stupefacenti le musiche di Paolo Pizzimenti.
Lo spettacolo emoziona, cattura, avvolge. Intere scolaresche sono state in silenzio a sentire di fisica e religione e di Shakesperae prese nella rete della magia del grande teatro.

Infine se non potete andare a vedere Big Bang o qualsiasi altro spettacolo di Lucilla Giagnoni dal vivo (esperienza che comunque consiglio a tutti) è uscito il dvd di Big Bang per le edizioni Interlinea di Novara.

Il testo è stato registrato in parte alla Sinagoga di Casale Monferrato, in parte al Teatro Coccia di Novare e in parte al CERN di Ginevra anche davanti al famoso acceleratore di particelle che magari prima o poi ci svelerà il mistero dell'universo, il bosone di Dio.




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