Andando sul sentiero di neve
sorpresa d’un profumo
vivace di primavera: una zolla,
verde alito di marzo
nel novembre innevato.
Nulla può essere certo di ciò che è.
Se pure alla zolla importi saperlo,
se pure la neve per esser neve,
perfetta di invisibile struttura,
debba sapere d’esser proprio neve.
Nulla può essere soltanto ciò che è:
tutto sia mescolanza,
un assoluto sciolto d’ogni limite..
Tutto pare convivere nel tempo:
ho annusato la quarta dimensione!
28 novembre 2010
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