LA PROTESTA DEI SINDACI: “NESSUN VERO LIMITE AD AIRBNB”
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Nella nuova bozza della legge Santanché il limite oltre cui si diventa “professionisti”, perdendo il diritto alla cedolare secca, scende da quattro a due abitazioni. Nelle grandi città permanenza minima di due notti, un assist agli albergatori, ma nessun potere ai primi cittadini per contenere il fenomeno come fatto da tante metropoli all’estero
Cambia forma la norma della ministra del Turismo Daniela Santanché contro la “giungla” (parole sue) degli affitti turistici. Una nuova e seconda bozza del disegno di legge, diffusa oggi, abbassa da quattro a due case la soglia oltre la quale l’attività di chi affitta su Airbnb & Co. diventa professionale, con obbligo di aprire una Partita Iva e senza più poter contare sulla tassazione di favore della cedolare secca.
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