COSA FARE DI SE STESSI, I SOCIAL AIUTANO FINO A UN CERTO PUNTO: C’È MENO GRATITUDINE, FORSE MENO GENEROSITÀ, CHI È SOLO A VOLTE SI RITROVA ANCOR PIÙ SOLO.
Forme inedite di cattiveria che salgono dalle strade, che invadono le discoteche, i condomini ogni tanto. Si stenta a credere, qua e là, che degli esseri umani arrivino a commettere certe brutture. Qualcuno al mondo continua a innamorarsi, per fortuna, troppe coppie vivono però ripiegate su se stesse. I genitori degli scolari che scantinano, alle medie e alle elementari, picchiano talora i docenti poco accomodanti.
È sempre meno lecito al civilista – in scenari del genere – rimanere chiuso nella sua gabbietta: indifferente alla medicina, incurante della psicologia e della psichiatria, facendo a meno della sociologia e della demografia. Occorre senso dell’equilibrio nel pronunciarsi, circa le questioni, anche fantasia però, prontezza esplorativa; disponibilità a guardare la realtà per com’è effettivamente, nel bene e nel male, comprese le pieghe più segrete dell’animo umano.