Con recente pronuncia la Corte di Cassazione ha ricordato che in tema di prestazioni extra budget "ove l'azienda comunichi alla struttura accreditata il limite di spesa stabilito per l'erogazione delle spese sanitarie manifesta implicitamente la sua contrarietà ad una spesa superiore, ovvero a prestazioni ulteriori rispetto a quelle il cui corrispettivo sarebbe rientrato nel predetto limite; pertanto, l'arricchimento che la P.A. consegue dall'esecuzione delle prestazioni extra budget assume un carattere "imposto" che preclude l'esperibilità nei suoi confronti dell'azione di ingiustificato arricchimento ex art. 2041 c.c.".
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