Responsabilità civile  -  Redazione P&D  -  03/06/2024

R.c. da denuncia infondata e principi di causazione (anzi imputazione) - Cass. 13/05/2024 n. 13093 (R. Riccò)

La S.C. torna a dire che è solo il fatto reato della calunnia, comprensivo dell’elemento soggettivo richiesto per la sua punibilità, che legittima l’azione de damno del denunciato nei confronti del denunciante. Senza di che, non accertato il dolo cioè, la responsabilità di questi dovrebbe essere a monte esclusa, “anche in caso di susseguente proscioglimento o assoluzione … (dato che) l’attività pubblicistica dell’organo titolare dell’azione penale si sovrappone all’iniziativa del denunciante, privandola di ogni efficacia causale e così interrompendo ogni nesso eziologico tra tale iniziativa e il danno eventualmente subìto dal denunciato (Cass., 20/10/2003, n. 15646, Cass., 30/11/2018, n. 30998)”. In caso di dolo, di calunnia cioè, la condotta sarebbe invece efficiente, in punto di causazione, e fonte dunque di responsabilità. La mens rea avrebbe dunque forza determinativa del danno! A questo si arriva, a voler portar ad consequentias l’assunto della Corte. Ma, per carità, non è che voglia con questi rilievi muover critica, integrale. Se non altro perché il distillato, anche nomofilattico, della giurisprudenza si raccoglie, a mio parere, dal suo nucleo diciamo dispositivo. Per cui di illecito di dolo si tratta, tutto qui. Questo (che poco c’entra con la causalità del fatto di danno) il vero tema, che chiama ancora oggi l’impegno della dottrina, il formante credo più idoneo e attrezzato, se per Cass. 24/10/2023, n. 29495, p. e., sempre in tema di r. c. da denuncia, che pur richiede “la sicura consapevolezza nel denunciante della falsità del fatto denunciato … dovendo necessariamente ricorrere il dolo e non semplicemente la colpa del denunciante”, la “rilevanza (della colpa) per l’illecito prospettato sarebbe tutta da verificare”. Questo per la giurisprudenza, en passant, perché preoccupata di ciò, invero, che “la presentazione della denuncia di un reato costituisce adempimento del dovere, rispondente a un interesse pubblico, di segnalare fatti illeciti, che rischierebbe di essere frustrato dalla possibilità di andare incontro a responsabilità in caso di denunce semplicemente inesatte o rivelatesi infondate (Cass., 12/06/2020, n. 11271)”.

Preoccupazione di cui non dovrebbe esserci motivo, forse, fosse chiarito che lo schema dell’illecito aquiliano non è la sola traccia dell’illecito stracontrattuale, come sùbito intuito dalla dottrina che definirei analitica. Sul nuovo codice (quello vigente) Devoto e Bonasi Benucci mi vengono in mente (sulla Civile il primo, sulla Trimestrale civile il secondo), in particolare. Per altro genere di giustificazione, per così dire macrogiuridica, degli illeciti di dolo, essenziale, v. Cendon, Circostanze incerte e responsabilità civile, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1999, p. 1237 ss.; v. anche Zeiller, Principi del codice civile generale austriaco, 2a ed. (it.) Venezia, 1818, p. 77; che leggo in Cazzetta, Danno ingiusto e governo della società fra distinzioni e unità valoriale del sistema, nei Dialoghi Alpa, Roma, 2018, p. 60, testo e nota 13. Di Sacco v. in particolare la voce Alienazione (divieto di), in Dig. civ., Torino, 2011 (Agg. V). Di Cendon, ad es., Il dolo nella responsabilità extracontrattuale, Torino, 1974; Id., Conseguenze volute e risarcimento del danno, Milano, 1988; Id., Il profilo della sanzione nella responsabilità civile, in Contr. e impr., 1989, p. 886 ss.; Id., Dolo, in Dig. civ., VII, Torino, 1991, p. 29; Id., Responsabilità per dolo e prevenzione del danno, (s. l.) 2013. V. anche Carraro (L.), Valore attuale, ecc., in Riv. trim. dir. proc. civ., 1949, p. 449; Trimarchi (P.), Illecito (dir. priv.), in Enc. dir., XX, Milano, 1970; Id., Sulla responsabilità del terzo per pregiudizio al diritto di credito, in Riv. dir. civ., 1983, I, p. 217; Alpa, La responsabilità civile, in Tratt. Alpa Bessone, IV, Milano, 1999, p. 235; Bianca (C.M.), Diritto Civile, 3, Milano, 1998 (19a rist.), p. 559; De Cupis, Trascrizione e tutela del primo acquirente, in Giur. it., 1986, IV, p. 9 ss.; Franzoni, Antigiuridicità, ecc., in Resp. civ. prev., 2008, p. 294; Gabrielli, Doppia alienazione e trascrizione nella teoria dei fatti illeciti (problemi e prospettive), in Quad., 1993, p. 22; Gaudino, Il dolo, in Giur. Bigiavi, La responsabilità civile, Agg. 1996-1998, Torino, 1998, I, p. 24; Longobucco, Profili evolutivi del principio fraus omnia corrumpit, ecc., in Rass. dir. civ., 2012, p. 712; Navarretta E., Dir. civ. Lipari Rescigno, IV, Milano, 2009, 3, p. 261 ss.; Velluzzi, Il contratto in frode al terzo, in Rass. dir. civ., 2004, p. 183




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