Non sarà un toccasana universale, molto dipende da quanto uno è disposto a collaborare con se stesso, direi però in generale che uno stato d’animo favorevole aiuta.   È un fatto   che qualcosa di bello ci è pur capitato, nella vita, che a volte abbiamo seppellito quegli episodi nella memoria, che nei momenti bui può essere confortante rivisitarli.

È una cosa che risolleva lo spirto.

Pensa alla volta, ad esempio, che a sette anni non ti aspettavi granché per Natale, e invece sotto l’albero c’era poi quello scatolone verde, dentro il quale hai trovato praticamente tutti i soldatini, cioè le figurine degli indiani Navajo, che per mesi avevi contemplato nelle vetrine del negozio. Oppure quando avevi passato più di un pomeriggio accanto alla tua secondogenita, che aveva paura dell’acqua, e cercavi di persuaderla a scendere dal gommoncino a cui si teneva caparbiamente attaccata, e a fidarsi almeno del fatto che in quel punto, attaccato alla riva, con venti centimetri d’acqua, era difficile imparare a nuotare, ma non avrebbe neanche corso il rischio di annegare. O quando avevi cominciato malissimo l’esame di Istituzioni di Diritto Romano, un disastro i primi dieci minuti, con la differenza fra res mancipi e  nec mancipi, finché Il professore non ti aveva fatto quella domanda sulla compravendita, di cui avevi parlato per venti minuti d seguito, dopodiché il voto  finale era stato il migliore che tu potessi sperare.

O ancora quando, sullo stradone sotto casa, a nove anni, in montagna,  ti eri messo per la prima volta le scarpe bianche da ginnastica che ti avevano  regalato, e sentivi che correvi come un fulmine, che avresti potuto battere tutti;  o magari la volta in cui in quella pensioncina sul Cansiglio le tre ragazze che gestivano l’azienda, anche perché eri l’unico maschio in zona  sotto i trent’anni,  ti facevano  tutte e tre il filo; oppure  quando in quel posto di alta collina, dopo aver scalato come un camoscio venti metri di bosco ripidissimo, fra rovi e ortiche, ti eri trovato di colpo davanti a quella piccola radura, che avevi scoperto piena di finferli profumati.