Pubblica amministrazione  -  Redazione P&D  -  06/12/2024

Il diritto alla salute coinvolge primarie esigenze della persona umana e non può essere sacrificato fintanto che esistono risorse disponibili diversamente

DEVONO ESSERE PRIORITARIAMENTE RIDOTTE LE ALTRE SPESE INDISTINTE, PRIMA DI SACRIFICARE QUELLA PER LA SANITÀ

In un contesto di risorse scarse, "per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il “fondamentale” diritto alla salute di cui all’art. 32 Cost., che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta out of pocket".

È quanto si legge nella sentenza n. 195 del 2024, depositata oggi, con cui la Corte costituzionale ha deciso il ricorso della Regione Campania avverso l’art. 1, commi n527 e 557, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026). (...)

Comunicato stampa della Corte Costituzionale del 6 dicembre 2024




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