Diritto commerciale  -  Riccardo Riccò  -  16/05/2023

Esdebitazione

Per la legge fallimentare l'esdebitazione inter alia presuppone che sia stata data soddisfazione ai creditori. Non la chiusura della procedura. I tribunali la pretendono però. Idem per qualche dottrina. Io credo sbaglino, in buon diritto. E non sono l'unico a pensarla così!!
Per il nuovo codice si può concedere l'esdebitazione decorsi tre anni dall'apertura della procedura.
Il diritto intertemporale vuole che siano disciplinate dalla lf tutte le domande e procedimenti che seguono la chiusura dei concorsi regolati dalla vecchia legge, anche se presentate ovvero introdotti dopo l'entrata in vigore della nuova.
Un bel provvedimento di Reggio Emilia, ma ne constano anche altri, osservato che la procedura di esdebitazione è autonoma rispetto a quella di insolvenza, applica il codice Rordorf . Qualche altro tribunale ha opinato l'esatto contrario.
Non voglio annoiare il lettore con rilievi e argomentazioni tecniche. Dico solo che vecchia o nuova legge il fallito che ha dato tutto al curatore, il quale ha così realizzato attivo liquido distribuibile, ed ha poi potuto procedere a riparto, parziale. Il fallito dicevo, ecco, ha diritto all'esdebitazione,. Dieci anni sotto i lacci del fallimento direi che sono abbastanza! Sui tempi ulteriormente necessari alla chiusura non può certo influire. Ha già fatto il suo. Il curatore non ancora però.  Si applichi dunque la nuova legge. O si faccia buon governo della vecchia. Si consenta però il fresh start!! Nell'interesse anche dei creditori, alla fine della fiera. Mai visti fallimenti riaperti per sopravvenienze attive.... nell'interesse generale: si incentivi la nuova libera iniziativa imprenditoriale ovvero il lavoro regolare




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