Claudia. Trentott’anni, single: si fa prima a dire di cosa non si occupi. Dirige una galleria d’arte in una città del Nord Italia: l’ha ereditata dal padre, ha poi saputo rinnovarla, ingrandirla. Gira per il mondo, di continuo, organizza mostre internazionali, classiche e moderne; scrive libri di cucina orientale, è referente in tutte le fondazioni che contano. Cinque sere su dieci cena con personaggi dello spettacolo, industriali, architetti. Ama i piano-bar raffinati, ma anche le feste in piccoli castelli, i concerti da camera; festival, vernici, la trovi ovunque.
Enrico adesso. Stessa età: vive da solo, anche lui nella città di Claudia, altro quartiere. Sempre a casa, che è poi un grande appartamento, di oltre trecento metri quadrati: pieno di ripostigli, armadi, librerie. Una piccola rendita di famiglia, gli basta per vivere. Passa il tempo a ritagliare vecchi giornali, quotidiani soprattutto, ma anche settimanali e mensili; non solo italiani, di ogni tempo. Se li procura in vario modo, glieli portano per posta, per corriere. La sua passione è la cronaca nera, specie i delitti di provincia, in particolare quelli commessi da donne; meglio se attraverso il veleno. Non disdegna la cronaca rosa, gli sport con la palla, gli animali feroci, i grandi furti.
In caso di incidente: la vita di Claudia e quella di Enrico hanno lo stesso valore, fino a prova contraria.
Per i diretti protagonisti, anzitutto, ma anche nei nostri confronti; laddove occorresse prendere decisioni in vece loro, come rappresentanti.
Se un giorno il macchinone di Claudia investirà la bicicletta di Enrico (due volte al mese esce pure lui …), non importa come e quando; ove le lesioni riportate dai due siano quasi le stesse, gravi e durature; qualora l’uno e l’altro abbiano bisogno di aiuto per risollevarsi: ebbene, quelle da seguire non saranno certo linee di montaggio volte a fare di Claudia una collezionista di ritagli, chiusa nella sua stanza; e di Enrico un uomo di successo, abituato a vivere cinque vite in una volta.
Ognuno dei due, se d’accordo, andrà riaccompagnato dal diritto entro la ‘’sua’’ cornice prediletta.