La corte d'appello non riconosce né il doppio cognome né il riconoscimento a una coppia che ha avuto una bimba con la procreazione assistita all'estero: "Vale solo per le coppie di sesso diverso".
Avevano sperato fino all'ultimo, nonostante le evidenze della giurisprudenza, che il loro ricorso potesse essere accolto e che la loro bimba potesse portare il cognome di entrambe le madri che l'avevano voluta, cercata e registrata all'anagrafe di Torino come loro figlia, nonostante evidentemente solo una delle sue l'avesse partorita.
Sarebbe stato un bel regalo di compleanno per la loro piccola, nata proprio un anno fa grazie a una fecondazione assistita avvenuta all'estero, visto che in Italia "possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso".