Consumatori  -  Redazione P&D  -  12/08/2022

Conciliazione anche nel trasporto aereo? Cosa cambierebbe per i viaggiatori

Antitrust ed Enac hanno annunciato l’apertura di un tavolo per estendere l’Adr, procedura europea extragiudiziale, anche alle controversie con i vettori aerei

\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

Dopo anni di speranze deluse, per i passeggeri del trasporto aereo si apre la possibilità di risolvere una lite con le compagnia aerea in tempi certi e con costi minimi. Finora, infatti, in caso di problemi con la compagnia i viaggiatori sono in sostanza lasciati soli davanti a due alternative: rivolgersi direttamente al vettore oppure a un avvocato, sempre che le cifre in ballo siano abbastanza alte perché ne valga la pena.

Antitrust infatti ha da poco annunciato di aver aperto un tavolo insieme a Enac, l’autorità del settore aereo che servirà a “elaborare e pubblicare apposite linee-guida in merito alle procedure di risoluzione alternativa delle controversie (Adr) nel settore del trasporto aereo”. L’obiettivo è quello di fornire alle compagnie uno strumento che possa aiutarle a definire le procedure ma anche a scegliere l’organismo Adr. La Adr è infatti una procedura riconosciuta a livello europeo e serve proprio per dirimere le liti senza andare in tribunale, rivolgendosi a un terzo super partes. In altri settori la conciliazione è già ben avviata da anni, come ad esempio nell’energia. Ma nel trasporto aereo, a oggi, ci sono solo due precedenti: quello di Alitalia (che nel frattempo ha però smesso di volare) e quello di Ryanair che però ha scelto come unico interlocutore il Codacons. Anche nel settore ferroviario c’è una conciliazione che, a detta delle associazioni di consumatori, sta funzionando bene ed è quella di Trenitalia.

Cosa cambia per i consumatori

I benefici sono facilmente immaginabili per tempi e costi, ma dopo un’estate da incubo per il trasporto aereo emerge un altro fattore: “Fino a oggi tutti i disservizi legati ai bagagli erano una questione tra passeggero e vettore - spiega Maria Pisanò, direttrice del Centro europeo del consumatore - perché è un settore non regolato dalle normative europee ma dalla convenzione di Montreal. In pratica, se la compagnia smarrisce ad esempio una valigia in cui c’erano beni per 1000 euro e ci restituisce solo una piccola parte di questo denaro, è la nostra parola contro la loro. Non ci sono autorità cui rivolgersi”. Con le nuove Adr anche queste controversie si potrebbero risolvere rapidamente. “Ma non aspettiamoci rivoluzioni” ammonisce Pisanò: “E’ solo un primo passo, per quanto positivo: le linee-guida serviranno ai vettori per capire come, in concreto, realizzare queste procedure”. Anche perché per le compagnie non sarà obbligatorio aderire. Come spiega Aduc in una nota, “sarà importante che ad aderire a questo nuovo organismo siano tutti i vettori. Non li si può obbligare, ma forti sistemi di stimolo in merito sarebbero opportuni, per esempio: incentivi economici rispetto a fiscalità locale e nazionale per chi vi aderisce”.

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film