Deboli, svantaggiati  -  Paolo Cendon  -  05/10/2024

Aldo, Dafne, Plinio

“Aldo è un ludo-dipendente, poker, macchinette, corse al trotto, tre giorni dopo aver preso lo stipendio se l’è già ‘fatto fuori’; risultato i bambini denutriti, senza scarpe, la moglie che non può andare dal dentista”.

Un provvedimento giudiziale, circoscritto ai meri profili finanziari e bancari, non esteso pure a quelli sanitari, terapeutici, farmacologici, potrebbe reputarsi per il futuro, con buona ragione, non proprio adeguato.

  “Dafne aspetta un bambino, da un mese e mezzo, risulta che fino al giorno del concepimento si faceva di eroina, un giorno sì e un giorno no”.

Andrà messa in condizione di non poter assumere nessuna sostanza, non perfettamente innocua, sino al parto concluso, e anche dopo se allatta.

“Plinio beve ogni giorno sino a stordirsi, non appena ubriaco picchia moglie e figli, quando non è assecondato”.

 Un itinerario all’insegna dell’ascolto, disseminato però di aut-aut, di robuste saracinesche, di possibili allontanamenti, dovrà al più presto - secondo quanto suggeriscono il sociologo, il farmacista, l’analista dell’anima – tratteggiarsi dal magistrato




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