Cultura, società  -  Redazione P&D  -  23/01/2023

Via libera al richiamo vaccinale per i bambini dai 5 agli 11 anni

Il Ministero ha scelto la formulazione bivalente che potrà essere somministrata ai bambini fragili che abbiano completato il ciclo primario da almeno tre mesi. Ora la Regioni dovranno organizzarsi per offrire ai piccoli la vaccinazione

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Atteso da settimane, il via libera al richiamo della vaccinazione contro Sars-CoV-2 per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni è giunto nella giornata di venerdì attraverso la circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza. Previsioni confermate: la raccomandazione riguarda soltanto i bambini “che presentino condizioni di fragilità tali da esporli allo sviluppo di forme più severe di infezione da Sars-CoV-2”. La profilassi sarà comunque accessibile a tutte le famiglie che ne faranno richiesta. La novità sta invece nell’approvazione del vaccino bivalente. Tenendo conto delle indicazioni dell’Agenzia europea (Ema) e di quella italiana del farmaco (Aifa), non essendosi ancora espresso in merito al vaccino monovalente, il ministero della Salute ha proceduto direttamente con l’approvazione della formulazione BA.4-5. Una scelta approvata dalla comunità scientifica, che permette così di mettere a disposizione dei bambini il farmaco più aggiornato.

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I bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono stati vaccinati per la prima volta tra dicembre del 2020 e gennaio dello scorso anno. Motivo per cui erano considerati in larga parte scoperti, trascorso quasi un anno dall’immunizzazione. Da qui la necessità di valutare - come già fatto prima per le fasce d’età superiori - il richiamo. Una procedura autorizzata in due diversi momenti dall’Agenzia europea per i medicinali: prima con i vaccini a mRna standard (a settembre) e poi con le versioni bivalenti (a novembre). E recepita ieri nel nostro Paese, dopo un lungo iter che è servito a definire la strategia del ministero della Salute. Rispetto alla possibilità di raccomandare la vaccinazione a tutti i bambini, alla fine ha prevalso l’indicazione esplicita rivolta soltanto ai fragili. Esattamente come era avvenuto poche settimane fa con il via libera alla profilassi per i bambini tra 6 mesi e 4 anni. Un ok riguardante però il vaccino originario, in attesa che l’Europa valuti la possibilità di offrire il bivalente anche a questa fascia della popolazione: come già fatto dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti.

 




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