Fragilita, storie, diritti  -  Redazione P&D  -  05/01/2023

Venezia, niente risarcimento per lo studente morto in alternanza scuola-lavoro

Venezia, niente risarcimento per la famiglia dello studente morto in alternanza scuola-lavoro

Beffa per i genitori di Giuliano De Seta, il diciottenne schiacciato da un blocco d'acciaio in una fabbrica di Noventa di Piave. Tecnicamente era uno "stagista" senza copertura Inail

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Dopo il dramma, la tragedia e il dolore che non finirà mai, ora due genitori devono rassegnarsi anche alla beffa. I familiari di Giuliano De Seta, il diciottenne schiacciato dal blocco d’acciaio di una tonnellata durante l’alternanza scuola-lavoro, non hanno diritto al risarcimento. Giuliano, come ricostruisce il Gazzettino, tecnicamente era uno stagista e non un operaio della Bc Service di Noventa di Piave (Venezia), dove il 16 settembre scorso attorno alle 17 ha trovato la morte. Questa sua posizione contrattuale incide direttamente sul diritto al risarcimento Inail. La norma dice che solo in caso di stagista “capofamiglia” ci sarebbe il diritto ad una adeguata corresponsione di denaro in caso di morte, ma vista l’età media di chi pratica l’alternanza scuola-lavoro è statisticamente poco probabile che le due condizioni possano combaciare.

 

“Vogliamo solo sapere come è morto nostro figlio”, continuano a ripetere Enzo e Antonella, papà e mamma, che dal 16 settembre scorso hanno visto cambiare la loro vita per sempre e adesso hanno solo una speranza che è quella di sapere come una lastra di metallo del peso di oltre una tonnellata possa aver ucciso loro figlio, impegnato in un semplice stage in un’azienda che ritenevano sicura. Il gip ha conferito l’incarico a un ingegnere quale “superconsulente” per chiarire la dinamica della morte dello stagista. Il perito è l’ingegner Franco Curtarello e dovrà rispondere a una serie di quesiti e fare ordine dopo le consulenze disposte dal pubblico ministero Sartori e dai legali delle difese. L’incidente probatorio, per cristallizzare le prove, è stato richiesto dall’avvocato di Anna Maria Zago, la dirigente scolastica dell’Itis da Vinci di Portogruaro, che ha firmato lo stage, indagata con il titolare dell’azienda Luca Brugnerotto, Sandro Borin, responsabile della sicurezza, e infine il tutor Attilio Sguerzi. L’udienza è prevista per il 10 marzo e forse già allora, grazie alla perizia, si capirà una volta per tutte come e perché quella enorme lastra sia caduta dai cavalletti che la sorreggevano, togliendo la vita a uno stagista di 18 anni che in quel posto non doveva essere. Ma per il risarcimento la questione resta tristemente sospesa.

 

 




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