ECCO IL RACCONTO DEI TESTIMONI
Un trentenne ha picchiato ripetutamente una giovane in piena notte. Poi la fuga. Testimoni hanno soccorso la donna e chiamato i Carabinieri. L’uomo è ricercato
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«Io picchio le donne, non me ne frega niente e lei se lo merita». Triestino, sui trent’anni. Alto circa un metro e ottanta, corporatura robusta, o perlomeno non esile, capelli corti castani, pizzetto accennato, indossava una tuta nera e scarpe da ginnastica scure.
È lui l’uomo che nella notte tra giovedì e venerdì ha picchiato una ragazza, una coetanea o forse di qualche anno meno, presumibilmente la sua fidanzata, con ripetuti schiaffi, pugni e calci mentre lei, terrorizzata e in lacrime, tentava di parare i colpi per difendersi come poteva.
È successo a mezzanotte e dieci. Prima in via Beccaria, tra i civici 4 e 6. Poi l’aggressore ha continuato il pestaggio anche in piazza Oberdan, sul retro del capolinea del tram, dove la coppia ha ripreso a litigare.
La situazione non è degenerata ulteriormente grazie all’intervento di due testimoni – un triestino e un giovane proveniente da fuori città – che hanno tentato di difendere la donna e di calmare l’uomo in attesa dell’arrivo dei Carabinieri, che nel frattempo avevano allertato.
Ma quando la pattuglia è arrivata sul posto – nel giro di pochi minuti – il trentenne si era già dileguato raggiungendo piazza Sant’Antonio, dove è stato avvistato l’ultima volta attorno a mezzanotte e venti. E lì, approfittando della folla (era la serata di Halloween, il centro era pieno di gente), ha fatto perdere velocemente le sue tracce.
La ragazza, invece, è scappata verso via Filzi e via Milano rifiutando i soccorsi. «Non voglio nessuno, lasciatemi in pace», gridava, piangendo, a chi aveva assistito all’intera scena e cercava di aiutarla e di tranquillizzarla suggerendole di aspettare il 118 e i Carabinieri per denunciare ciò che aveva subìto. Ma era sotto choc, aveva paura.
Via Beccaria, dunque. È lì che è cominciato tutto: un litigio culminato in un vero e proprio pestaggio. I due prima si sono urlati contro, sul lato del marciapiede in prossimità dei civici 4 e 6. All’improvviso l’uomo ha sferrato un violento schiaffo al volto della ragazza. E un altro ancora. Lei, per schermirsi, si è divincolata agitando le mani in direzione del volto di lui, forse graffiandolo. A quel punto il trentenne ha reagito tirandole un pugno al ventre. La ragazza è finita a terra accanto alle auto posteggiate, singhiozzando, quasi senza respiro. Chi ha visto la scena dalle finestre delle abitazioni circostanti sostiene che l’uomo sia andato avanti con altri colpi anche quando la donna era accucciata sul marciapiede.
Un residente, allarmato dalle grida che sentiva da fuori, è sceso in strada e ha difeso la donna. E così ha fatto anche un’altra persona che in quel momento stava mangiando un kebab in un locale di fronte. Mentre la coppia si allontanava in direzione di piazza Oberdan, urlando ancora, i due testimoni la seguivano a distanza pronti a intervenire. Nel frattempo hanno chiamato il 112.
La scena si è spostata in piazza Oberdan dove l’uomo, prima di andarsene, ha ripreso a picchiare la ragazza. I due testimoni si sono frapposti, ma il trentenne si è messo a grrdare dicendo che lui aveva «il diritto di pestare una donna» perché «se lo merita, anche perché mi ha graffiato la faccia».
C’è una foto che ritrae l’uomo durante l’aggressione in piazza Oberdan, zona dove comunque le telecamere non mancano. I Carabinieri hanno avviato accertamenti.