Cultura, società  -  Redazione P&D  -  29/11/2023

Petizione pubblica - Parità di genere e certificazione - Giovanni Di Salvo

Nel 2024 ricorrerà l’800° anniversario (1224-2024) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Le celebrazioni hanno aperto anche ai Dipartimenti scientifici ed innovativi.
L'occasione, quindi, è gradita per chiedere all'ente, alle istituzioni nazionali ed europee, agli stakeholder ed alle comunità accademica ed universitaria che sia implementato e certificato un sistema di gestione per la parità di genere.presso la Università ed i Dipartimenti universitari.
La certificazione volontaria della parità genere è, come noto, un riconoscimento che attesta l'effettiva implementazione di un sistema di gestione, per la parità di genere, da parte di un'organizzazione, o di un ente, in un determinato ambiente di lavoro e di studio. Ed è volta ad assicurare una politica di gender equality, mediante la creazione di un ambiente lavorativo più inclusivo, socievole e meno discriminatorio. Incentivando l’adozione di politiche istituzionali ed universitarie finalizzate a ridurre la disparità di genere, in tutte le aree che presentino maggiori criticità.
Come si ritiene che debba essere per le opportunità di carriera, le parità di fruizione delle biblioteche e delle aule, le parità negli accessi alla istruzione superiore, alla pratica sportiva dilettantistica, alle borse di studio ed ai corsi di perfezionamento. Le parità linguistiche, la parità di trattamento in base alle condizioni diverse, od agli orientamenti alimentari e nutrizionali. La parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere. La tutela della maternità. Le tutele della sicurezza e della dignità di ciascuno studente, o l'adozione di politiche energetiche, tecnologiche ed ambientali che rispettino i diritti della comunità di riferimento.
Inoltre, la certificazione del sistema di gestione della parità di genere consentirebbe all'ente di accedere ad agevolazioni finanziarie e fiscali, od  a liberalità, nella partecipazione ai bandi italiani ed europei. E  permetterebbe all'ente medesimo di dimostrare ai propri stakeholder gli impegni assunti; in conformità con il quadro normativo di riferimento e con la legge 5.11.2021 n.162, che determina l’obbligo di redigere un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile per le aziende che occupino almeno cinquanta dipendenti.




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