Il giudice ha confermato le accuse di stalking e lesioni nei confronti di una 40enne ungherese: si era anche introdotta nella casa di quello che era stato il suo compagno, un cinquantenne veneto residente in Friuli
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Non riusciva ad accettare la fine della loro storia. E così non solo continuava a cercarlo al telefono, ma gli inviava messaggini quotidianamente, anche con contenuti minacciosi. E non mancavano insulti lanciati nei confronti dell’ormai ex compagno dopo una serie di appostamenti effettuati sotto la sua abitazione.
Per tutti questi motivi una donna quarantenne di origini ungheresi, mercoledì 16 ottobre è stata condannata a un anno e otto mesi per atti persecutori e lesioni personali, e al pagamento di un risarcimento di 8 mila euro.
A stabilirlo è stato il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, il quale ha disposto la sospensione condizionale della pena subordinata alla frequentazione di un percorso di recupero nell’ambito di enti e associazioni specializzati in prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per reati di violenza di genere, o, in alternativa, alla prosecuzione del percorso già avviato con un professionista privato.
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023. La donna, difesa dall’avvocato Tomas Trevisiol, stando alla ricostruzione fatta dall’accusa, dopo la fine della relazione si introduceva nella casa dell’ex compagno, un cinquantenne veneto residente in Friuli, lo pedinava, insultava la nuova compagna e lo aggrediva con schiaffi e calci. Oltre a tutto questo la quarantenne utilizzava i social network per diffamare e calunniare il suo ex, accusandolo, attraverso post e fotografie, di averla aggredita causandole lesioni. Azioni che hanno provocato nell’ex compagno stati di ansia e preoccupazione, costringendolo a modificare le abitudini quotidiane per non essere intercettato dalla ex. Era addirittura arrivato al punto di farsi accompagnare da qualche amico o parente quando usciva di casa per evitare di ritrovarsi da solo con la donna. Anche la nuova compagna dell’uomo era diventata un bersaglio, con un’aggressione messa in atto all’interno di un locale pubblico, quando l’imputata aveva scagliato un bicchiere di vetri verso il viso della donna, senza però riuscire a colpirla. Da qui la scelta del giudice di condannare la quarantenne anche al risarcimento della nuova compagna del suo ex con ulteriori 2 mila euro.