Anche per le figure singole, coinvolte nell’accudimento, tanti i riscontri dentro e fuori il Tribunale.

   Destinatari della misura.  Non pochi gli esseri che s’incontrano, per cominciare, miti e remissivi nei luoghi della giustizia; creature grate per quanto si fa a loro vantaggio, disposte a collaborare, che rispondono subito al cellulare: soggetti fiduciosi nel sistema, anche agli effetti civilistici, pronti ad aprire la porta agli operatori.

  Non meno numerosi però, occorre ammetterlo, gli assistiti d’altro genere. Persone con storie pesanti a monte, esacerbate dentro, passate da insuccessi lavorativi a momenti ancora peggiori. Con tristi rimbalzi da una comunità a un ospedale, da un reparto cattivo a uno peggiore; ombre colpite da sfratti e pignoramenti, inacidite da espulsioni, da porte chiuse in faccia. Mai uscite dal trauma di un lutto, senza più sogni, piene di rancore verso il mondo.

   Mass media all’ intorno. Gente esperta, qui, nella cronaca di tipo circense/spettacolare, maestra nel fiutare colpi di scena, rispetto al disagio umano; pronta a esaltare ciò che convenga, volta per volta, attraverso efficaci report sul campo, in vista di un aumento del fatturato, dell’audience, accantonando tutto il resto.