Cultura, società  -  Maria Rita Mottola  -  04/06/2024

La giornata mondiale della bicicletta

Forse non ve ne siete accorti ma ogni giorno che Dio manda su questa terra è dedicato a un oggetto, a un essere vivente, a un evento. I più disparati senza alcuna connessione o apparente, e sottolineo, apparente logica.

Qualche esempio:

29 gennaio giornata dei Puzzle

21 febbraio giornata della lingua madre

1° marzo giornata del complimento

10 aprile giornata della medicina omeopatica

25 aprile giornata mondiale dei pinguini

2 maggio giornata dei blogger 

seguono tutte le giornate per le più disparate malattie, le più varie specie animali e ambientali e via di questo passo.

Ma che cosa sono le giornate mondiali?

Se si cerca su google come ormai siamo abituati a fare anche per scrivere Tesi di laurea senza, peraltro, che i docenti se ne accorgano, - quando basterebbe appunto digitare la frase dell'allievo e verificare la fonte - e così otteniamo la, si spera, corretta definizione:

Le giornate internazionali sono ricorrenze che si ripetono annualmente su scala mondiale. E qui potremmo accogliere la definizione con una fragorosa risata. Vi immaginate le popolazioni islamiche ancora legate culturalmemnte ed emotivamente alle loro festività feggiare una giornata mondiale in luogo della fine del Rabadan? Ma se controlliamo bene il 9 aprile giorno di festa musulmana non è previsto alcun festeggiamento nel calendario mondiale delle giornate! che strano vero? Non certo così per il 25 aprile festa della Liberazione che dovremmo abbandonare per festeggiare i simpatici e dolcissimi pinguini (hanno salvato il 2 giugno però).

In tali giornate, ogi anno, in ogni nazione  o regione, vengono organizzati eventi speciali. Certamente  in Cina non vedono l'ora di festeggiare la bicicletta simbolo per decenni della loro arretratezza secondo lo stereotipo occidentale. 

Si possono considerare la maggior parte delle giornate mondiali come festività ricorrenti. E qui si concentra il busillis! Perché è evidente che l'istituzione delle giornate mondiali è una pessima scopiazzatura delle festività religiose cattoliche e ortodosse. E i santi per queste due religioni rappresentano il riflesso della gloria e della santità di Dio, modelli di vita da qui trarre esempio. San Francesco amante dell'intero Creato che riconosce fratelli e sorelle persino il sole e le stelle o Santa Teresa di Lisieux che insegna come la gioia possa giungere dalle picocle cose e possa essere trovata negli atti di gentilezza e nel sorriso donato a chi è triste.

Certo è più facile festeggiare la bicicletta che ricordare il sacrificio di Carlo Lwanga e dei suoi docidici compagni (festeggiati dalla Chiesa nello stesso giorno 3 giugno) che per non rinunciae alla fede subirono il martirio in Uganda. E' piu facile ricordare la bicicletta che la forza che deriva dalla fermezza nelle proprie idee e propositi, che esistono ideali per i quali vale la pena di dare la propria vita.

Chi ha inventato le Giornate mondiali? sempre loro le Nazioni Unite che cercano in tutti i modi di inculcare una cultura universale, unica e indifferenziata, che insistono per imporre l'unica lingua riconosciuta tale, la lingua dell'impero anglo-americano, e poi ci chiedono di festegigare la lingua madre  che noi certamente non vogliamo dimenticare o storpiare in orribili parole anglosassoni mischiate a latino e greco!

Le Nazioni Unite che paiono dimenticare come per mesi e mesi fu proclamata come unica verità la scienza medica infallibile e irrinunciabile dall'OMS, altra benemerita organizzazione mondiale, e nella gran confusione simile alla Torre di Babele festeggiano la medicina omeopatica, dimenticandosi di averla criticata e consideta un po' meno di riti sciamanici.

Il rimedio? per chi è di origine meridionale come me è semplice. Ricordarci di festeggiare il proprio e l'altrui onomastico. Un bel modo per rimanere vincolati alle nostre tradizioni e per ricordarsi di amici e conoscenti. Alleluia!




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