Il seno femminile: come parte del corpo esposta agli infortuni, come elemento capace di suscitare passioni; come mezzo per porre fine a un digiuno. Anche il terreno su cui suggellare un‘alleanza, magari.
Per il professore altre scoperte, a metà fra cultura e sentimenti; la prima influenzata dai secondi, e viceversa, chissà quanto … tutto cambiava ogni giorno.
* * *
Non vederci da un occhio, più o meno grave che ritrovarsi con due seni differenti? Il sinistro più alto e un po’ più piccolo, il destro più basso e più grosso?
Era quello, un confronto, poi un motivo autobiografico, a spiegare perché Ina prestasse tanta attenzione al racconto, che il professore aveva fatto quel giorno, di una vicenda risarcitoria.
Vittima dell’errore, da parte di un chirurgo, una spogliarellista di professione. Quante volte l’ex-allieva non aveva ascoltato discorsi simili, per “dovere d’ufficio”?
Così – un po’ incerti, sospesi - mentre procedevano verso l’istituto Fiordaliso, sulla fedele Peugeot verde. Era soprattutto per accontentare Ina che M. aveva accettato, all’incontro promosso dagli assistenti di Arturo, di tenere una relazione: sui diritti dei più fragili.
“Mi indigna che a quella ballerina, - agitava una mano M., - sia stato riconosciuto solo il danno patrimoniale; il resto delle sofferenze niente, dal giudice”. Possibile ridurre tutto al calcolo di quanto la ragazza, con due seni sbilenchi, avrebbe guadagnato in meno nel futuro?