Nel percorso di diffusione e attivazione del Profilo Esistenziale di Vita, strumento originariamente nato per “il dopo di noi” emergono nuove ed ulteriori possibili applicazioni anche per “il durante noi”.
Avere un documento che nel dettaglio offra una fotografia identitaria della persona con disabilità, le sue attitudini, passioni, capacità, gusti, fastidi, intolleranze, desideri, è sicuramente di grande utilità, per esempio, per un Giudice Tutelare che, chiamato a nominare un Amministratore di Sostegno per la persona fragile, potrà emettere un Decreto di nomina non ciclostilato, ma mirato, ricalcato sulle esigenze della stessa.
Stesso discorso per l’ambito lavorativo dove il Profilo Esistenziale di Vita potrà agevolare l’individuazione di un ruolo in azienda centrato per quella persona con disabilità e sostenere le attività di inclusione e di accoglienza della disability management dell’impresa.
Nuove frontiere quindi dello strumento che ci spingono sempre di più e con sempre maggiore convinzione alla sua diffusione .
#iostoconilpev
Avv. Barbara Nardulli
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