Danni  -  Redazione P&D  -  13/11/2022

Il danno psichico - Antonello Negro

Il danno psichico (così come il danno biologico costituisce una sottocategoria del danno esistenziale) è un aspetto peculiare del danno biologico

  Possiamo definire il danno psichico come la compromissione, accertabile da un punto di vista medico, dell'integrità mentale.

  Se la nascita giuridica del danno biologico si può collocare nei primi anni Settanta, il percorso del danno psichico è più complesso e travagliato ed ancor oggi presenta aspetti poco approfonditi (sia da un punto di vista giuridico sia da quello medico-legale).

  Se Tizio rompe un braccio a Sempronia (ecco la novità dagli anni Settanta) il pregiudizio non è solo la compromissione della capacità lavorativa/produttiva di costei, ma anche la lesione della salute in sé considerata (il braccio non è più come prima: danno biologico).

  Se, in conseguenza dell’aggressione (si pensi ad una violenza sessuale), Sempronia sviluppa – poniamo il caso – depressione, disturbi del sonno, attacchi di panico, può essere diagnosticato un disturbo post traumatico da stress (Post-Traumatic Stress Disorder - PTSD) ed essere quindi accertato un danno psichico eziologicamente collegabile al fatto illecito.

  È evidente che si tratta di un pregiudizio più difficile da individuare e da provare, anche da un punto di vista causale, in quanto l’insorgere delle conseguenze psichiche può non essere immediato e facilmente riconoscibile come la rottura di un osso o il manifestarsi di un livido.

 




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