Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  01/04/2024

I ricordi perduti dell'infanzia: intervista a Cristina Alberini

LA NEUROSCIENZIATA CHE STUDIA QUELLO CHE ABBIAMO DIMENTICATO

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“Si credeva che le memorie dei primi tre anni di vita svanissero per sempre e che l’ippocampo, un organo del cervello fondamentale per la formazione dei ricordi, fosse ancora troppo immaturo per svolgere la sua funzione. Poi abbiamo scoperto che, fin dalle prime fasi della vita, è già in grado di formare memorie a lungo termine”

“La ricchezza della vita sta nei ricordi che abbiamo perduto”. Cristina Alberini, neuroscienziata italiana della New York University, ha scelto la frase di Cesare Pavese per descrivere l’attività del suo laboratorio: studiare la memoria partendo da ciò che abbiamo dimenticato, in particolare i ricordi della prima infanzia, quelli che sembrano inghiottiti dal vuoto.




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